Un matrimonio finisce, un altro inizia. E i tifosi finiscono per dividersi, visto che entrambi i personaggi sono amati e uno, quello che se ne va, ha raggiunto uno dei migliori risultati dell’ultimo ventennio cestistico italiano. Le strade della Nazionale di basket e di Romeo Sacchetti, il ct che ha riportato gli azzurri alle Olimpiadi, si separano. La scelta è stata del presidente della Fip, Gianni Petrucci, che lo ha ammesso chiaramente: “Responsabilità mia”. Il posto del 68enne tecnico di Altamura verrà preso da Gianmarco Pozzecco, oggi assistente di coach Ettore Messina all’Olimpia Milano. E pure lui personaggio amatissimo da chi segue il basket in Italia, certamente tra i più mediatici durante la sua carriera da giocatore.
La separazione anticipata da Sacchetti arriva a pochi mesi dall’Europeo del prossimo settembre che l’Italia giocherà a Milano ed è stata definita “inattesa” dallo stesso tecnico: “Non me l’aspettavo e non è dipeso da me”, ha tenuto a precisare Sacchetti in un tweet gonfio di amarezza dopo che la Fip attraverso un comunicato ha ufficializzato la risoluzione dell’accordo. “A Sacchetti, in carica dal settembre 2017 per un totale di 50 partite sulla panchina azzurra, vanno i sentiti ringraziamenti per la professionalità e l’impegno dimostrati in questi anni e gli auguri per il prosieguo della sua carriera”, è quanto si legge nel comunicato della Federbasket.
I motivi? Petrucci l’ha spiegata così: “Non è mai una divergenza su questioni tecniche, proprio non condividevamo il lavoro, ma lui è una bravissima persona”, ha spiegato il presidente della Fip facendo intendere quanto erano ampie le diversità di vedute, sempre più difficili da gestire. La qualificazione all’ultima Olimpiade ha prolungato il tempo del coach sulla panchina azzurra ma per Petrucci “ripensarci non serve a nulla e tutte le cose vengono naturalmente nel momento in cui si prende una decisione”.
Si volta pagina dunque e il successore verrà annunciato ufficialmente la prossima settimana. Appare quasi scontato però che si tratterà di Pozzecco, già nel giro dei tecnici azzurri e da mesi indicato informalmente in diversi ambienti come il successore di Sacchetti. Dopo il no dello stesso Messina a tornare di nuovo sulla panchina azzurra per dedicarsi completamente alla guida dell’Olimpia, è il Poz il tecnico più accreditato. Sarebbe stato lui con ogni probabilità il nuovo ct dopo l’Europeo, secondo i piani previsti, ma dopo la decisione di Petrucci tutto verrà anticipato.
“Si è concluso il mio cammino con Italbasket, una seconda pelle che ho sempre cercato di onorare al meglio. Grazie ai miei straordinari giocatori: abbiamo condiviso valori e provato emozioni incredibili. Grazie allo staff e a coach Messina”, è stato il commiato di Sacchetti, in carica dal settembre del 2017. Con lui, oro agli Europei di Nantes 1983 e argento a Mosca 1980 da giocatore, l’Italbasket è tornata ai Mondiali nel 2019 e il 4 luglio scorso ha vinto il Preolimpico battendo a Belgrado la Serbia riportando gli Azzurri ai Giochi dopo 17 anni di assenza.
Nato a Gorizia, 49 anni fa, Pozzecco andrà a comporre nello staff azzurro inserendo – oltre a Paolo Galbiati e Riccardo Fois – anche Edoardo Casalone e, dopo gli Europei, anche Peppe Poeta, fino a quest’anno playmaker di Cremona. L’ex playmaker della Nazionale – argento alle Olimpiadi di Atene 2004 – ha esordito in panchina a Capo d’Orlando nel 2012 in Serie A2 e l’anno successivo ha raggiunto la finale per la promozione. Da allora ha allenato anche Varese, lasciando la panchina dopo 19 partite, la Fortitudo Bologna e la Dinamo Sassari, con cui ha vinto l’Europe Cup e una finale scudetto persa in gara-7. Da settembre siede al fianco di Messina, con il ruolo di assistente allenatore, sulla panchina dell’Olimpia Milano.