Dopo gli oligarchi, i banchieri, i dirigenti delle grandi aziende del gas, ora anche fra i ballerini. Sono già tre gli artisti del balletto trovati senza vita a Mosca. Uno di loro era primo ballerino di una compagnia prestigiosa: il Balletto del Cremlino
Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, continuano le morti misteriose in Russia. Dopo gli oligarchi, i banchieri, i dirigenti delle grandi aziende del gas, ora anche fra i ballerini. Sono già tre gli artisti del balletto trovati senza vita a Mosca. Uno di loro era primo ballerino di una compagnia prestigiosa: il Balletto del Cremlino. Anatoly Soi, 23 anni, nome di punta della compagnia moscovita, è stato asfissiato a causa di una fuga di gas. Ma la catena è iniziata ancora prima. Con la morte di una studentessa di 15 anni che studiava di una delle scuole di coreografia di Mosca. La tragedia più recente invece ha coinvolto Alesya Lazareva, 20 anni, trovata cadavere nel bagno. Era il 29 maggio.
Quali le cause? Ripartiamo dall’inizio del nostro elenco. Lazareva, secondo il medico legale è caduta in bagno improvvisamente e ha perso conoscenza. I soccorsi sono stati tempestivi ma non c’è stato nulla da fare. Era un artista della compagnia del Teatro del balletto classico “Kasatkina e Vasilev”. Aveva vinto il concorso internazionale “Arabesque” intitolato a Ekaterina Maksimova e ricevuto il Premio Galina Ulanova. Riconoscimenti prestigiosi dedicati alla memoria delle più grandi star dell’arte coreutica del passato. La ragazza si stava preparando per il XIV Concorso Internazionale di Danza Classica al Teatro Bolshoi. Era nata a Samara per poi trasferirsi a Mosca.
Il Teatro di balletto classico sul social russo VKontakte la ricorda come una ballerina raffinata e forte, che pochi giorni prima della scomparsa, il 27 maggio, danzava nel balletto “Don Chisciotte”. Un impianto di riscaldamento difettoso nel suo appartamento è invece il principale “sospettato” per la morte di Anatoly Soi. Una fuga dalla caldaia lo avrebbe colto nel sonno. Tre morti misteriose di ballerini una in fila all’altra. Ma il mistero sulla morte della studentessa è reso ancora più fitto perché non se ne conosce l’identità. Per la sua giovane età gli inquirenti l’hanno tenuta riservata.