La Croce rossa palestinese afferma che è stato possibile soccorrere la donna solo 20 minuti dopo che era stata colpita. Da inizio anno sono 59 i palestinesi uccisi nell'ambito di un intensificarsi delle violenze che hanno portato all'uccisione anche di 19 israeliani
Le forze israeliane hanno sparato al petto e ucciso una reporter locale palestinese di 31 anni. Lo riportano AlJazeera e varie altre fonti dell’area. L’uccisione è avvenuta stamane nel campo di rifugiati di Arroub nel Sud della zona occupata della Palestina, tra Betlemme ed Hebron. La donna si chiamava Ghufran Hamed Warasneh. L’esercito israeliano afferma di aver sparato alla donna mentre si avvicinava ai soldati con un coltello in mano. Secondo alcuni testimoni il coltello era molto piccolo e non costituiva una reale minaccia. Altri testimoni riportano che l’esercito israeliano avrebbe impedito che venisse prestato soccorso alla vittima. La Croce rossa palestinese afferma che è stato possibile soccorrere la donna solo 20 minuti dopo che era stata colpita.
Ghufran Hamed Warasneh aveva iniziato a lavorare in una stazione radio locale pochi giorni fa e, secondo alcune ricostruzioni, si stava spostando da casa al posto di lavoro. Secondo quanto riporta AlJazeera la vittima proveniva dal vicino villaggio di al-Shuyukh ed era una ex prigioniera. Lo scorso aprile era stata rilasciata da un carcere israeliano dopo tre mesi di detenzione. Gruppi di attivisti internazionali denunciano il sistematico eccesso di violenza da parte delle forze armate israeliane. Secondo l’alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite i soldati spesso sparano alle persone “in via puramente precauzionale e in assenza di reali minacce”.
Da inizio anno sono 59 i palestinesi uccisi nell’ambito di un intensificarsi delle violenze che hanno portato all’uccisione anche di 19 israeliani. Lo scorso 11 maggio la corrispondente di AlJazeera Shireen Abu Akleh è stata assassinata con un colpo alla testa, probabilmente sparato da un cecchino israeliano. Il 21 maggio il 17enne Amjad al-Fayyed è stato freddato con 11 colpi di fucile nel corso di una sommossa. Domenica scorsa si è svolta la parata della destra israeliana in occasione della “Giornata di Gerusalemme” a cui hanno preso parte 70mila manifestanti intonando slogan anti arabi. Centinaia di palestinesi sono stati feriti nel corso dei raid delle forze armate di Israele che accompagnavano i cortei.