Sono 37 finora i treni dell’Alta velocità deviati sulle linee convenzionali in seguito all’incidente di Roma, in cui il locomotore di coda del Frecciarossa 9311 Torino-Napoli è uscito dai binari impattando sull’entrata della galleria Serenissima, nei pressi della stazione Prenestina, interrompendo il traffico sulla Roma-Napoli e sulla Roma-Pescara. Ventidue convogli sono stati riprogrammati sulla linea interna Roma-Cassino: secondo il sito di Trenitalia il maggior tempo di percorrenza è “fino a 150 minuti“, ma la realtà – descritta dall’app che monitora il traffico in tempo reale – è molto peggiore. Per esempio, il Frecciarossa 9587 Torino-Reggio Calabria porta un ritardo di 198 minuti: alle 19.30 avrebbe dovuto essere tra Paola e Lamezia Terme, è ancora fermo a Napoli. Più 218 minuti sulla tabella di marcia anche per il treno 9413 Venezia-Napoli: avrebbe dovuto arrivare a destinazione alle 15:48, c’è arrivato alle 19:26.
Va un po’ meglio ai 15 convogli deviati sulla linea litoranea Roma-Formia. Anche qui però il ritardo indicato da Trenitalia (fino a 90 minuti) è smentito dai fatti: il Frecciarossa 9425 (Napoli Centrale-Venezia Santa Lucia) viaggia con un ritardo di 122 minuti e alle 19.30 ha appena lasciato Roma, mentre avrebbe dovuto già essere a Ferrara. Per adesso è stato cancellato un solo treno, l’Intercity 591 Roma Termini-Salerno. Ma nelle stazioni è il caos: “Sto qua da quattro ore, un’attesa che non finisce mai e un caldo asfissiante. Quando ci faranno partire?”, si chiede Luigi, uno tra le centinaia di passeggeri assiepati sui binari a Napoli. Inevitabili anche i disagi sulle linee regionali, dove sono stati deviati i convogli: le cancellazioni e i ritardi che rischiano di proseguire anche sabato, in attesa che Rfi annunci i tempi di ripristino dell’infrastruttura e la rimozione del treno incidentato.