“La 145 è stata mandata in discarica da un ministro del mio partito e da un ramo del Parlamento che non l’ha voluta proteggere”. A scriverlo, in una chat Whatsapp che include balneari e parlamentari vicini alle loro istanze – riporta Repubblica – è Gian Marco Centinaio, sottosegretario leghista all’Agricoltura. “La 145” è la legge 145 del 2018, voluta da Centinaio quando era ministro del Turismo del governo Conte I, che prorogava la validità delle concessioni demaniali marittime fino al 2033. E il ministro che l’ha “mandata in discarica” è il suo compagno di partito Massimo Garavaglia, suo successore nell’incarico. Il riferimento è all’approvazione al Senato, dopo mesi di stallo, del disegno di legge sulla Concorrenza che metterà a gara le concessioni a partire dal 2023, come l’Unione europea chiede dal 2006 con la direttiva Bolkestein. Per i gestori che non otterranno il rinnovo sono previsti indennizzi, la cui quantificazione però è stata rimessa ai decreti attuativi da approvare entro fine anno.
“Ci ho provato in mille modi ma bisogna ammettere la sconfitta“, scrive Centinaio in chat. “Io volutamente non sono andato in Aula. Non volevo essere complice di questa m…“, comunica ai balneari. E polemizza ancora con Garavaglia: “Io andrò avanti a occuparmi di melanzane e zucchine perché nel campo del turismo c’è gente più brava di me. Chiedo agli amministratori di togliermi dal gruppo. È meglio per tutti. Vi abbraccio con le lacrime agli occhi”. Il testo passerà alla Camera a conclusione di un iter iniziato a dicembre: il mese scorso, per sbloccare il via libera in Commissione Industria, era intervenuto lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi che, snobbando i partiti, aveva deciso di scrivere direttamente alla presidente del Senato per chiedere che il provvedimento fosse calendarizzato il prima possibile.