Cronaca

Pescara, consigliere regionale M5s si incatena davanti al pronto soccorso: “Mancano i medici, ma per la Regione va tutto bene”

Il gesto di Domenico Pettinari è frutto di una protesta contro la malasanità che va avanti da anni. Ha scelto di legarsi davanti al pronto soccorso dell'Ospedale "Spirito Santo" di Pescara, lo stesso dove due giorni prima è morto un 90enne. Stando alla versione della nipote, l'anziano è deceduto dopo nove ore di attesa

Dopo la morte del 90enne Bruno D’Attanasio nel pronto pronto soccorso dell’Ospedale “Spirito Santo” di Pescara, Domenico Pettinari, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, ha deciso di passare dalle denunce alle proteste. Si è incatenato davanti al cancello della struttura dove l’anziano, a sentire la versione di sua nipote, è arrivato nella notte del 2 giugno con febbre a 40 e nausea, per poi morire nel primo pomeriggio del giorno successivo dopo nove ore di attesa e nessun vero soccorso. Il gesto di Pettinari è frutto di una protesta che va avanti da anni e che questa mattina ha visto la partecipazione di circa 100 persone.

“Da tempo facciamo proposte alla maggioranza di centrodestra che ha in mano la gestione della sanità regionale, ma davanti a noi abbiamo trovato un muro di gomma“, spiega il consigliere di opposizione al Fatto.it. Oltre a manifestare solidarietà ai parenti, l’azione dimostrativa mira a denunciare l’ennesimo caso di malasanità. “Ci sono pochi medici e i pazienti sono costretti ad aspettare ore, se non giorni, al pronto soccorso”, spiega il consigliere di opposizione. Sul perché dei numeri bassi, Pettinari non ha dubbi: “In pronto soccorso si rischia e allora i medici chiedono di essere pagati di più come giusto che sia”. Una problematica, sottolinea, che “ha costretto il primario di reparto, più di una volta, a chiudere il primo punto di emergenza dell’Ospedale”.

Dal punto di vista di Pettinari, esistono più soluzioni per risolvere il problema delle lunghe liste d’attesa. “Servono incentivi economici in busta paga – chiarisce – per incentivare i medici a prestare servizio in pronto soccorso”. Ma, a suo avviso, è necessaria anche “la previsione di premialità curriculuari nelle fasi di redazione dei bandi per le assunzioni”. Infine, bisogna ricorrere “all’utilizzo del precetto, uno strumento con cui è possibile precettare medici di altri reparti per dare manforte al pronto soccorso”. “Eppure nessuno nel centrodestra muove un dito non vengano a dirci che mancano soldi perché sono bastate poche ore per trovare milioni e milioni di euro per ospitare il ritiro estivo di una squadra di calcio (il Napoli a Castel di Sangro, ndr). I fondi ci sono, basta saperli usare”, conclude.