Il bidone dell’immondizia al posto del cuore…e un paio di pugni nelle costole. Non solo gli insulti per l’arbitro inglese Michael Oliver, nella semifinale di Champions League del 2018 tra Real Madrid e Juventus…ma pure i pugni. A raccontarlo è chi coniò, in un post partita avvelenato, l’idea del bidone dell’immondizia al posto del cuore: il portiere juventino Gigi Buffon. Il putiferio si scatenò quando l’arbitro, dopo un’incredibile rimonta juventina al Bernabeu – con i bianconeri in vantaggio di 3 a 0 dopo che l’andata a Torino era finita col medesimo risultato a favore del Real Madrid – decise di assegnare un rigore ai Blancos per un fallo di Benatia su Lucas Vasquez.

Tutta la squadra juventina accerchiò l’arbitro, con contestazioni furiose per quella decisione, con Chiellini che accusava i madrileni ripetendo “You Pay, You Pay” e Buffon che fu espulso. Di quella serata, però, in un’intervista a La Stampa il portiere ha svelato un dettaglio finora sconosciuto: “Quella è stata la partita di cui vado più orgoglioso, ma ancora adesso non ho capito perché l’arbitro Oliver mi abbia espulso. Non l’ho offeso, e temo anche che qualcuno dei miei compagni gli abbia tirato due cazzotti sulle costole… ma non sono stato io e mi sono preso il rosso”. Dopo il cartellino, che costò a Buffon tre turni di squalifica, entrò Szczesny al posto di Higuain, ma non riuscì a parare il rigore battuto da Cristiano Ronaldo (che all’andata aveva segnato lo splendido gol in rovesciata a Torino). Il Real Madrid andò in finale contro il Liverpool e poi vinse la Champions.

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