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Chi prende il posto di Antonella Clerici nel mezzogiorno di RaiUno? Ecco chi è Tinto e cosa condurrà

In coppia con Roberta Morise sarà il conduttore di Camper, il nuovo format del mezzogiorno estivo di Rai1 al via da lunedì 6 giugno, denso di collegamenti in diretta e reportage dalle iconiche località italiane di vacanza

di Francesco Canino

Dopo anni passati a viaggiare per l’Italia, raccontando il territorio e diventando uno dei volti più riconoscibili nell’ambito del food e del wine, Nicola Prudente, conosciuto da tutti come Tinto, si prepara all’estate della svolta. In coppia con Roberta Morise sarà infatti il conduttore di Camper, il nuovo format del mezzogiorno estivo di Rai1 al via da lunedì 6 giugno, denso di collegamenti in diretta e reportage dalle iconiche località italiane di vacanza. “È la prima volta in una diretta quotidiana ma l’adrenalina della luce rossa accenderà la mia personalità”, racconta a FQ Magazine il conduttore quarantacinquenne, che ha macinato anni di gavetta in tv e che da quasi due decenni è al timone con Federico Quaranta di Decanter, la storica trasmissione di Radio2 che rimane un piccolo cult nonostante lo spostamento di orario (per fare spazio a Ti sento di Pierluigi Diaco).

L’estate del 2022 sarà stanziale: sarà lei a “condurre i giochi” e a smistare i collegamenti di Camper, con Roberta Morise. Pronto per questa esperienza?
A livello professionale è una gran bella sfida: Rai1 è un po’ la “Nazionale”, è un onore indossare la maglia azzurra. Ironia a parte, siamo un gruppo affiatato e c’è molta voglia di sperimentare. Dal punto di vista tecnico, l’esperienza in radio con trasmissioni in diretta da quasi vent’anni mi aiuta, mentre per quanto riguarda la tv ho fatto diversi programmi sul territorio e in studio ma erano tutti registrati: questa è la prima volta in una diretta quotidiana ma sono certo che l’adrenalina della luce rossa sarà la scintilla che accenderà la mia personalità.

Per lei è una occasione importante, il salto ad una conduzione ambita: come pensa di giocarsi questa opportunità?
Tutti mi chiedono se ho paura o sono agitato: la mia risposta è no. Non vedo l’ora di cominciare. Camper è una camicia di jeans che vorrei prendesse la mia forma giorno dopo giorno. Sto vivendo un mix di sensazioni, c’è molta emozione, sono contento. Con Roberta poi si è creata da subito una bella alchimia, siamo televisivamente giovani, in fermento. Abbiamo voglia di fare e immaginare il nostro futuro.

Quella del mezzogiorno è una fascia che conosce bene, avendo lavorato a La prova del cuoco. Cos’ha imparato parlando a un pubblico pop?
La fascia del mezzogiorno è importantissima. Pop vuol dire popolare, ma non puoi esserlo se di tuo non lo sei. Le persone hanno bisogno di ritrovare la serenità e Camper è il viaggio estivo di Rai1 che vuole aprire le finestre sull’Italia ed il turismo e regalare un’ora e mezza di serenità.

Cosa le ha detto Antonella Clerici alla vigilia del debutto?
Mi ha detto di essere semplicemente me stesso perché ho le capacità professionali e umane per fare bene. Ho lavorato con Antonella, la stimo tantissimo e mi piacerebbe averla al mio fianco in questa crescita professionale. Non vedo l’ora di ricevere la sua chiamata dopo la prima puntata.

Il vino e il cibo sono i fili conduttori della sua carriera radiofonica e televisiva: ha iniziato a occuparsene prima che esplodesse il boom della cucina in tv, ora il mercato è saturo. Ci sono altre chiavi per declinare il tema in maniera diversa?
Ci sono sicuramente ancora spazi. Bisogna essere creativi, molto creativi. Per l’ennesimo cooking show forse non c’è più posto ma il mondo enogastronomico può essere trattato in altri modi. Con un amico, Alberto Consarino, autore dell’immenso Raimondo Vianello, per esempio, abbiamo scritto e girato un nuovo format tv ispirato al mio primo romanzo, Il collo della bottiglia – Storie di vite. Finora è rimasto nel cassetto ma se questa estate lavoro bene, chissà… magari qualcuno vorrà darmi una seconda chance.

Le piacerebbe uscire dal food e cimentarsi con altri generi?
Il sogno di qualsiasi conduttore è calcare un palco importante, un grande show: non nego che sia anche il mio, ma voglio vivere il momento e fare bene adesso. Per il resto c’è sempre tempo. Sicuramente non abbandonerò mai il mio genere televisivo, le porterò sempre con me. Al massimo si evolverà.

La sua nuova partner, Roberta Morise, è reduce dall’esperienza all’Isola dei Famosi: lei la farebbe un’esperienza da naufrago?
Roberta è la mia compagna ideale, sembra che ci conosciamo da sempre e mi aveva già stupito quando è stata mia ospite a Frigo su Rai2 per la sua energia, simpatia e intelligenza. Quando devi partire per un lungo viaggio, è importante la scelta della compagnia: meglio che sia uscita dal reality così è salita sul mio Camper. Fra i tanti reality, forse, L’Isola è quella che mi ispira di più soprattutto perché mi darebbe la possibilità di conoscere meglio me stesso ed i miei limiti. Tempo fa feci anche un provino per Pechino Express ma poi non mi presero.

Per molti anni ha fatto coppia anche in tv con Federico Quaranta, poi avete coltivato le vostre individualità: vi piacerebbe tornare a lavorare assieme?
Federico è un ragazzo eccezionale, ha trovato televisivamente la sua strada. Io sono più per l’entertainment e quando lavoriamo insieme il nostro mood è quello dell’infotainment. Ci conosciamo da quasi 25 anni, siamo praticamente fratelli, abbiamo una complicità storica. In tv non ci siamo divisi per nostra scelta, è capitato per caso. Le nostre strade televisive si incontreranno nuovamente, ne sono certo, ma non posso svelare troppo.

Dal 2003 siete i conduttori di Decanter, la trasmissione di Rai Radio2 diventata un’istituzione radiofonica. Vi è dispiaciuto dover abbandonare la vostra storica collocazione, accorciando la durata ma espandendovi nel fine settimana?
All’inizio non l’avevo presa bene anche perché nel giro di un paio d’anni avevo perso la quotidiana de La Prova del Cuoco, la quotidiana di Decanter e Frigo su Rai2. Ho percepito una sorta di decrescita, invece alla mia età dovrebbe essere il contrario. Ma la vita ci sorprende sempre ed è arrivata la telefonata: di fatto ora Decanter è presente 7 su 7 a pranzo e a cena nel week-end. Questo ci permette di poter portare avanti anche altri progetti.

Il prossimo anno festeggerete i vent’anni del programma avete già in mente una celebrazione speciale?
Ci piacerebbe fare una festa come facevamo un tempo in via Asiago, a Roma, nella sede storica di Rai Radio2. Un anno a Natale abbiamo organizzato un evento chiamato “Decanter Social Christmas”, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, raccogliendo fondi per i meno fortunati. Ma abbiamo combinato di tutto: pensi che una volta in un live nella mitica Sala A abbiamo addirittura portato la porchetta da Ariccia.

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