L’e-book in Italia compie 20 anni e io vi voglio raccontare la storia di un’autrice indipendente

2002-2022: in Italia l’e-book ha compiuto 20 anni, e si è ormai ritagliato un pubblico che contribuisce ai numeri positivi del mercato dell’editoria. Per festeggiare questo importante traguardo, vi racconto la storia di un’autrice indipendente che ha pubblicato il primo romanzo nel 2015: Laura Rocca.

La sua infanzia non è stata facile, alle scuole medie i compagni la prendevano in giro a causa dei busti correttivi per la scoliosi che era costretta a portare. Ha iniziato a scrivere storie per inventarsi quegli amici che non esistevano nella realtà, per avere qualcuno con cui vivere avventure, ridere e scherzare.

Laura scrive romance e fantasy. I romance, anche se appartengono a serie, sono tutti autoconclusivi, così il lettore può leggere anche una sola avventura. L’ultima serie, “Rise Like A Rocket”, è ambientata nell’ambiente della musica ed è composta da cinque volumi, ogni libro narra di un membro diverso della band. I fantasy, invece, sono costruiti come saga e collegati. Il filo conduttore delle sue storie è la volontà di trasmettere un messaggio su temi attuali e importanti: bullismo, omofobia, uguaglianza, integrazione, crescita personale. Laura Rocca è convinta che un adolescente difficilmente si avvicinerà a un saggio sul bullismo, ma forse leggerà “Respirami” dove troverà un influencer, una ragazzina bullizzata e il suo migliore amico gay, e vedrà con i loro occhi com’è difficile essere “diversi” alle superiori.

Rocca lavora con metodo. Si avvale di una editor per il testo e di una grafica per le cover. All’inizio, nel suo team c’era anche con una consulente per i social, ma ormai fa tutto da sola: testi, grafica e video sono sue creazioni. L’autopubblicazione per lei è stata quasi una scelta scontata. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza a essere respinta e a veder respinte le sue aspirazioni, ha deciso che non le interessava ricevere altri “no”. Ha pensato che sarebbe stato il lettore a giudicare i suoi libri e ha scelto di essere un’autrice indipendente. Ha optato per Amazon perché pensa che Kindle Unlimited sia una delle idee più geniali inerenti la lettura, l’accessibilità a un numero illimitato di volumi pagando un abbonamento mensile è un po’ come avere una biblioteca sempre a portata di mano. Nel 2015, quando era una perfetta sconosciuta, ha ritenuto che un lettore potesse essere più invogliato a darle un’opportunità senza dover per forza acquistare il suo libro.

E se un editore le proponesse un contratto? Laura ha le idee chiare. Potrebbe accettare di pubblicare con un editore solo un singolo libro per guardare com’è dall’altra parte della barricata. Un contratto con prelazione, invece, lo rifiuterebbe indipendentemente dal nome dell’editore. Non potrebbe mai accettare di dover aspettare i tempi e le scelte dell’editore. Dopo aver superato i veti del Salone di Torino, oggi anche gli “indi” si scontrano con il sovraffollamento. Oltre alla proliferazione di self nazionali, recentemente, spiega Rocca, decine di libri di autrici americane, spesso tradotti con Google, stanno invadendo il mercato italiano. Inoltre, nonostante i programmi ad hoc di Amazon, per il momento gli autori indipendenti fanno fatica ad arrivare in libreria. E, secondo Rocca, l’editoria classica si tiene ben stretto questo “privilegio” perché desiderano conservare quella fetta di mercato che legge solo ciò che può acquistare in libreria.

Laura ha un ottimo rapporto con il suo pubblico, riceve messaggi ed email, li legge sempre e, nei limiti del possibile, cerca di rispondere a tutti. Spesso le scrivono che le sue storie li ha aiutati ad affrontare un problema, li ha spronati a cambiare qualcosa nella loro vita o a superare un periodo difficile. Fino a che una singola persona proverà queste emozioni, leggendo i suoi libri, per lei varrà la pena scrivere.