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Ultimo aggiornamento: 16:34 del 7 Giugno 2022

Moni Ovadia striglia Parenzo su La7: “Abbi rispetto per il direttore Tarquinio e il professor Mattei, non puoi trattare gli altri da cazzoni”

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Durissima reprimenda di Moni Ovadia a David Parenzo nel corso della trasmissione “L’aria che tira” (La7), dove uno dei conduttori della Zanzara si è reso protagonista di un match infuocato col direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, sulla guerra tra Russia e Ucraina e di una polemica accesa col giurista Ugo Mattei sulla posizione espressa al Festival dell’Economia di Torino da Giuliano Amato, presidente della Corte Costituzionale, in merito all‘art.11 della Costituzione (“L’Italia ripudia la guerra come mezzo per risolvere le controversie, ma non la ripudia in assoluto”).
“L’onestà intellettuale e il pensiero vanno rispettati – esordisce Ovadia – Voglio esprimere la mia piena solidarietà al dottor Marco Tarquinio, che seguo da anni e che è un uomo con una grande coscienza morale e con una grande lucidità come osservatore”.

Ovadia aggiunge una stilettata ironica, facendo riferimento alla precisazione fatta da Parenzo a Tarquinio sulle identità dell’aggressore e dell’aggredito nel conflitto: “Non si offenda il mio vecchissimo amico David Parenzo, che conosco da quando ha i pantaloni corti, ma sulla guerra e sulle sue origini io preferisco riferirmi alle analisi di Stephen Kotkin dell’università di Princeton e di Andrew Bacevich dell’università di Boston. È chiaro che i russi hanno invaso l’Ucraina, lo capisce anche un bambino. Il problema è domandarsi perché e cosa è successo prima. Tutti sanno che la guerra è cominciata nel 2014, però non ce ne fregava niente”.
“Però ci sono alcune cose che non si fanno”, obietta la conduttrice Myrta Merlino.
E Ovadia sbotta: “Ah, davvero non si fanno? Lo fanno tutte le potenze. Israele occupa da 60 anni territori non suoi contro tutte le leggi della legalità internazionale: risoluzioni 181, 194, 242, 338. E l’Occidente se ne strasbatte le palle. Erdogan sta massacrando i curdi e nessuno alza un’unghia. Perché non mandiamo le armi ai curdi? Smettiamola con questa retorica. Menzogne su menzogne!“.

Ovadia sgancia un’altra frecciata a Parenzo, tributando solidarietà a Ugo Mattei: “Si abbia un po’ di rispetto per Mattei, che io conosco bene. È un uomo molto competente ed è stato trattato da cazzone. Qui nessuno è un cazzone”.
Parenzo si difende: “Mi permetto di dire che il professor Mattei ha detto una cazzata, perché ha sostenuto che Mattarella non garantisce e che la Corte Costituzionale non fa il suo dovere”.
Mattei smentisce, ma interviene Ovadia, citando Il Fatto Quotidiano: “Quattro costituzionalisti, tra cui Ainis e Carlassare, hanno detto che la posizione di Amato è sbagliata”.

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