Una squadra di circa millecinquecento ultras, molti in divisa nera: così i tifosi ungheresi si sono presentati a Cesena per la partita di Nations League contro l’Italia, poi vinta dalla Nazionale di Roberto Mancini per 2 a 1. Prima della partita sono stati scortati dalle forze dell’ordine fino allo stadio Manuzzi e c’è stato un momento di tensione vicino a un bar frequentato dai tifosi cesenati. Dopo la partita, però, sono scoppiati altri tafferugli. “I gravi disordini registrati ieri sera nel dopo partita Italia-Ungheria hanno causato svariati danni e ben cinque feriti fra il personale in divisa impegnato nel servizio d’ordine”, riporta Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato.
“Eppure la cosa è sembrata poco più che una notiziola di poco conto. E’ vergognoso ma, ormai, che accadano episodi del genere e che i tutori dell’ordine che fanno solo il proprio lavoro finiscano all’ospedale è considerata una cosa normale, o comunque da bollare al massimo con una scrollata di testa. Restano invece comportamenti criminali, e vicende in cui vengono compiuti reati gravi”, sottolinea Mazzetti. “Il lavoro dei poliziotti – osserva il segretario generale Fsp Polizia di Stato – non è farsi lanciare tavoli addosso o malmenare da violenti travisati, e francamente siamo stufi di questo schifo. Serve maggiore severità contro questi atteggiamenti che, puntualmente, attestano il menefreghismo più totale verso la legge e l’incolumità degli agenti”.
Orban in tribuna – Oltre ai tifosi, ad accompagnare la nazionale c’era anche il premier ungherese, Viktor Orban. È arrivato allo stadio quasi un’ora prima: cravatta arancione e sciarpa rosso bianco e verde, ha guardato il match a fianco del presidente della Figc Gabriele Gravina e dietro al sindaco di Cesena Enzo Lattuca. Secondo Repubblica, tra l’imbarazzo dei presenti Orban in tribuna ha chiesto notizie sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi: “Allora, come sta il mio amico Berlusconi?”.