L’Algeria ha deciso l’8 giugno di sospendere il suo Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione con la Spagna, firmato l’8 ottobre del 2002, dopo la recente presa di posizione del premier spagnolo Pedro Sánchez in merito al conflitto del Sahara Occidentale e all’appoggio di Madrid al piano del Marocco sulla questione saharawi. Intanto l’Algeria, secondo quanto riporta il quotidiano web Maghreb Intelligence, dovrebbe siglare a breve con la Russia un importante accordo di cooperazione militare, in sostituzione della vecchia Dichiarazione di Cooperazione Strategica firmata tra i due Paesi nel 2001. Secondo la stessa fonte la firma dovrebbe avvenire a margine della prossima visita di Stato del Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune a Mosca nel corso del mese di giugno. Il nuovo accordo di cooperazione militare con la Russia – afferma Maghreb Intelligence – è l’asse principale del viaggio presidenziale nella capitale russa.

La sospensione del trattato di amicizia tra Algeria e Spagna arriva a poche ore dalla ratifica del premier spagnolo Pedro Sánchez al Parlamento sulla nuova posizione del suo governo rispetto alla questione del Sahara Occidentale. “La Spagna non si è disinteressata della causa del popolo saharawi, al contrario, abbiamo portato il dibattito laddove crediamo che debba trovarsi: sulla ricerca attiva di una soluzione politica, accettabile reciprocamente, nel quadro delle Nazioni Unite“, ha detto Sánchez durante il question time al Congresso dei deputati. Il premier ha inoltre sottolineato che non solo la Spagna appoggia la posizione marocchina (che prevede la richiesta di dichiarare il Sahara Occidentale come territorio proprio con autonomia speciale), bensì anche altri Paesi, come la Francia e gli Stati Uniti. “Bisogna sbloccare un conflitto che dura da troppo tempo”, ha aggiunto.

In un comunicato, riportato dall’agenzia nazionale algerina Aps, la presidenza della Repubblica algerina afferma invece che “le autorità spagnole hanno intrapreso una campagna per giustificare la posizione adottata nei confronti del Sahara Occidentale in violazione dei loro obblighi legali, morali e politici in quanto potenza amministratrice del territorio che spetta alla Spagna fino a che non sarà dichiarato il completamento della decolonizzazione del Sahara Occidentale” e li accusa di violare il “diritto internazionale”. Secondo quanto riporta il quotidiano iberico El Pais, il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, si è “rammaricato” per la decisione dell’Algeria e ha ribadito l’adesione del governo spagnolo ai principi che ispirano il trattato che l’Algeria ha rinnegato. Albares ha inoltre assicurato di non temere ritorsioni nella fornitura di gas e ha sottolineato che l’Algeria è un “partner affidabile” che ha dato “garanzie ai massimi livelli” di adempimento dei propri impegni. Secondo invece quanto riporta Reuters, Algeri è intenzionata a rivedere i prezzi per qualsiasi nuovo contratto di gas con aziende spagnole ma l’attuale contratto tra i due Paesi è a lungo termine e con prezzi ben al di sotto dell’attuale livello di mercato, e questo rassicura il Paese iberico.

Tebboune sta intanto cercando di rafforzare i suoi legami con un altro alleato e partner storico del Paese nordafricano: la Russia di Vladimir Putin. Mosca e Algeri dovrebbero infatti firmare a breve un importante accordo di cooperazione militare. Secondo quanto riporta Maghreb Intelligence, le disposizioni del nuovo trattato includeranno esercitazioni militari congiunte e regolari tra le forze armate algerine e russe, un rafforzamento della cooperazione a livello di intelligence in diversi fascicoli regionali come quello del Mali e della Libia e in particolare l’acquisizione di attrezzature militari avanzate al fine di consolidare le forze di deterrenza dell’Algeria. Inoltre, le disposizioni segrete di questo nuovo accordo riguardano un supporto militare molto attivo della Russia all’Algeria in caso di problemi che minacciano la sua sicurezza nazionale o di aggressione militare straniera. Alcune disposizioni lasciano anche la porta aperta all’installazione di unità militari russe specializzate sul territorio algerino in caso di grave emergenza. Sempre secondo quanto riporta Maghreb Intelligence, la maggior parte di queste disposizioni non sarà divulgata e rimarrà top secret per non suscitare la reazione dei partner occidentali dell’Algeria, ostili a qualsiasi forma di allineamento del regime algerino all’agenda di Vladimir Putin.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il rabbino capo di Mosca scappa in Israele insieme alla moglie: “Subiva pressioni perché contrario alla guerra”

next
Articolo Successivo

Usa, il vertice delle Americhe lascia fuori la politica: gli esclusi creano un incontro parallelo

next