Nadal che vince il Roland Garros e dopo due giorni cammina in stampelle e fa fatica a scendere dall’auto. Immagini che hanno fatto il giro del mondo portando anche tanti apprezzamenti per il tennista spagnolo esempio di sacrificio: capace di vincere a discapito del dolore al piede provocato dalla sua malattia cronica. Apprezzamenti che però non arrivano da un’altra categoria di sportivi: i ciclisti. Nadal aveva infatti ammesso di aver giocato il Roland Garros grazie a diverse infiltrazioni: dato questo che non è piaciuto ad alcuni ciclisti professionisti. Thibaut Pinot, ritwittando l’intervista in cui il tennista ammetteva i trattamenti si è fermato a un laconico commento “Gli eroi di oggi”. Molto più pesanti le dichiarazioni di Guillaume Martin a L’Equipe: “Se un ciclista facesse la stessa cosa, che nel ciclismo comunque è proibita, tutti gli salterebbero addosso dicendo che è dopato. Questo perché ci sono stereotipi sul ciclismo, mentre la gente incensa Nadal che è stato capace di fare quello che ha fatto nonostante il dolore. Anche Ibrahimovic ha ammesso di aver giocato con infiltrazioni per via di problemi al ginocchio: hanno giocato grazie all’utilizzo di sostanze.
Io invece come molti altri ciclisti ho avuto tendiniti al ginocchio, provando dolore che mi faceva mettere in dubbio la partenza alla tappa successiva: chiaramente sarebbe stato tutto più facile con un’infiltrazione. Dunque non capisco perché debbano esserci regole diverse tra tennis e ciclismo“.

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Rafa Nadal choc: a due giorni dalla vittoria del Roland Garros è costretto a camminare con le stampelle. La sua malattia e la scelta della cura

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Rafa Nadal, parla il medico: “Il suo è un caso unico al mondo, solo lui in grado di sopportare il dolore ed esprimersi a quei livelli”

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