Il più giovane e social dei marchi del gruppo Volkswagen sbarca in Australia e punta a raddoppiare volumi, ricavi e rete di vendita nel 2022. Per poi raggiungere le 500 mila auto vendute nel 2025
“Non vogliamo piacere a tutti, ma da alcuni vogliamo essere amati veramente”, sorride Jorge Diez, il capo del design di Cupra (e Seat), che nel capannone allestito presso il circuito di Formula 1 vecchio di un secolo di Terramar, presenta le tre vetture del domani del marchio lanciato nel 2018.
Sono la stessa Terramar, un suv plug-in che sarà anche l’ultimo veicolo con motore a combustione lanciato da Cupra, la Tavascan, il primo sport utility elettrico e anche coupé, e la compatta per la città UrbanRebel. I due suv arriveranno nel 2024, il terzo modello nel 2025, anno in cui i top manager – il Ceo Wayne Griffiths e Antonino Labate, il responsabile della strategia – prevedono di arrivare a immatricolare 500.000 unità.
L’obiettivo è legato al grande interesse suscitato da Cupra (la sola Formentor è stata già venduta centomila volte) e anche all’apertura di nuovi mercati: tra poco le auto con il logo ramato verranno esportate anche in Australia. Cupra e Seat inseguono clienti diversi, in ogni caso giovani, con un elevato tasso di conquista fuori dal gruppo (tra il 65 e il 70%). In quattro anni, fra il 2018 quando Cupra venne lanciata (il numero uno del costruttore catalano era l’italiano Luca De Meo, che aveva voluto al suo fianco lo stesso Labate, con il quale aveva già restituito dignità a Abarth) e il 2021 i ricavi sono quintuplicati, da 430 a 2.200 milioni di euro. Solo lo scorso anno Cupra ha consegnato 80.000 macchine. “E quest’anno vogliamo raddoppiare volumi, fatturato e numero dei concessionari”, ha incalzato Griffiths.
Proclami a parte, circa i dettagli tecnici delle prossime auto Cupra è rimasta piuttosto abbottonata. Ha fatto sapere che la Terramar misurerà 4,5 metri di lunghezza e che disporrà di un’autonomia in modalità 100% elettrica di 100 chilometri: sicuramente interessante adesso, fra due anni non si sa. Il veicolo è frutto della cooperazione con Audi e non a caso verrà anche prodotto in uno degli stabilimenti della casa dei Quattro Anelli, quello ungherese di Györ. Della Tavascan, le cui proporzioni non sembrano essere molto diverse (forse qualche centimetro in meno in altezza), Cupra ha detto ancora meno, se non che costituirà una sorta di grimaldello per “forzare” le porte di accesso ad altri mercati e far diventare il marchio veramente globale.
La UrbanRebel è una moderna auto elettrica da città da 403 centimetri di lunghezza che nella sua variante top di gamma disporrà di un motore da 226 Cv e di un’accelerazione da 0 a 100 all’ora di 6,9”. A quanto pare la sbarazzina metropolitana destinata a suscitare interesse e curiosità dei nativi digitali e del popolo del metaverso sarà disponibile con (almeno) un propulsore meno potente che promette un’autonomia fino a 440 chilometri. A differenza degli altri modelli sviluppati sull’architettura MEB del gruppo Volkswagen che sono spinte sull’asse posteriore, la UrbanRebel sarà a trazione anteriore.