"C’è una soluzione, se ne può uscire! Provo una gratitudine immensa, e ringrazio gli amici che percorrono con me la strada che porta verso la luce. Ho smesso di bere un giorno dopo il terzo anniversario della morte di Anthony. Oggi mia sorella Anna avrebbe compiuto 49 anni. Dedico a loro il mio progresso, e prego per la loro pace"
È un post onesto e commovente quello che ha scritto Asia Argento sul suo profilo Instagram. E coraggioso. Perché non è semplice ammetere di combattere contro le dipendenze da sostanze, c’è ancora un pesante stigma che condanna invece di comprendere e abbracciare. Argento lo ha fatto nel suo libro, Anatomia di un cuore selvaggio: raccontare la sua vita alle prese con i tentativi di affrontare il vuoto, anche attraverso le sostanze. E ora, per lei, arriva un grande giorno: “Oggi compio un anno di sobrietà. Per chi mi conosce, chi ha letto il mio libro, o semplicemente mi ha seguita in questi 37 anni di carriera e vita pubblica, sa che fin da quando ero una ragazzina ho cercato di colmare un vuoto innato dentro di me, fatto di paure, ego, e difetti di carattere, con l’abuso di droga prima, ed alcol poi. Ho provato ad annegare i dispiaceri nell’oblio ma dopo un po’ hanno imparato a galleggiare. I miei ansiolitici sono diventati dei depressivi“, ha scritto. Ancora: “Ero già stata sobria dal 2013 al 2016, ma poi ho avuto una ricaduta che è durata 5 anni in cui ho veramente toccato il fondo, in tutti sensi ma soprattutto spiritualmente. Un anno e mezzo fa, dopo la sofferenza per la perdita di mia madre, ho iniziato a praticare il buddismo di Nichiren Daishonin ed il mio karma ha iniziato a trasformarsi, così come i miei pensieri, azioni e parole. Ho ritrovato il desiderio di smettere di farmi del male, di espandere la mia coscienza”. Per chiudere, l’idea, da trasmettere a tutti, che si può uscire dalla dipendenza: “Con l’aiuto del programma di recupero di AA ho trovato la serenità, dei nuovi scopi ed obiettivi, un giorno alla volta. Mi auguro che questo “coming-out” possa aiutare ed incoraggiare altri dipendenti che soffrono ancora. C’è una soluzione, se ne può uscire! Provo una gratitudine immensa, e ringrazio gli amici che percorrono con me la strada che porta verso la luce. Ho smesso di bere un giorno dopo il terzo anniversario della morte di Anthony. Oggi mia sorella Anna avrebbe compiuto 49 anni. Dedico a loro il mio progresso, e prego per la loro pace”. Il ricordo è quello di Anthony Bourdain, grande chef, scrittore, rockstar e fidanzato di Asia, morto suicida l’8 giugno del 2018.