“Il documento è arrivato nelle mani dei giornalisti non perché sceso dal cielo, è stato editato il 3 giugno, le stesse tempistiche fanno pensare che ci sia stata qualche mano solerte. È una cosa gravissima, non tanto per le informazioni, ma il fatto stesso che un documento classificato, che doveva rimanere nell’ambito della disponibilità degli operatori, sia stato diffuso è una cosa gravissima”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, in conferenza stampa nella Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio, dopo la declassificazione del documento di monitoraggio sullo stato della disinformazione e dopo la pubblicazione sul Corriere della contestata lista dei “putiniani d’Italia”.
“Per chi mi conosce sa che nulla rimarrà impunito – aggiunge – Lo dobbiamo al Paese e alla credibilità di un comparto dove so che ci sono persone di cui volentieri faremmo a meno ma ce ne sono tantissime che con onestà, serietà e abnegazione ogni giorno fanno il loro dovere. Dovremo dare adeguate risposte”.