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Maurizio Costanzo al vetriolo su Massimo Giletti: “Va a rompere le balle al Cremlino, stesse in uno studio a Roma”

“Perché un bravo giornalista per cercare l'audience deve entrare in rapporto con gente così banale, così distruttiva che lo insulta anche?”, la domanda di Raffaele Morelli durante il programma di R101, Facciamo finta che. “Perché va a rompere le balle al Cremlino. Stesse in uno studio di Roma oppure vai a fare l’inviato con scritto Press e combatti in Ucraina", la risposta di Costanzo

di Giuseppe Candela

La puntata di “Non è l’Arena” in onda da Mosca è ancora al centro delle polemiche. Questa volta il talk show condotto da Massimo Giletti finisce nel mirino di Maurizio Costanzo, nel programma radiofonico “Facciamo finta che“, in onda su R101 affiancato da Carlotta Quadri, ha commentato il caso della settimana con il professor Raffaele Morelli.

“Perché un bravo giornalista per cercare l’audience deve entrare in rapporto con gente così banale, così distruttiva che lo insulta anche?”, la domanda di Morelli. “Perché va a rompere le balle al Cremlino. Stesse in uno studio di Roma oppure vai a fare l’inviato con scritto Press e combatti in Ucraina. Quelli lì chi li ha invitati? Li avrà invitati Giletti e la sua redazione, qualcuno li ha chiamati”, il commento al vetriolo di Costanzo.

Nello speciale andato in onda domenica 5 giugno Giletti aveva intervistato Maria Zakharova, direttore del dipartimento informazione e stampa del Ministero degli esteri della Russia, nonché portavoce di Lavrov, non in presenza ma via Skype. Una puntata rovente con l’abbandono polemico di Alessandro Sallusti e poco dopo il malore improvviso del padrone di casa. “Io vedo il suo malessere come una ferita che lui ha sentito, ha sentito di essere nel posto sbagliato. Credo che abbia sentito una ferita perché ha visto veramente come è stato trattato”, il commento di Morelli. Tesi condivisa anche da Costanzo: “Una cosa psicologica, la penso anche io così”.

Già domenica sera e poi nei giorni successivi il conduttore è stato accusato di “voler spettacolarizzare la guerra”, realizzando uno speciale capace di aggiungere poco dal punto di vista informativo. Insofferenza anche da parte dei volti di La7, secondo Dagospia, con alcuni segnali pubblici: dal tweet di Gaia Tortora, senza citazione diretta, da una battuta di Concita De Gregorio nel lancio della puntata in questione fino ad Enrico Mentana che ha ribadito nuovamente il suo no a ospiti filorussi.​

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