Sulla porta un foglio con un messaggio scritto a mano. Anche se pare che si sia trattato di uno scherzo: presidente, il segretario e gli scrutatori sarebbero sempre rimasti all'interno della stanza. Ma chi lo ha letto ha ritenuto di dover segnalare l'episodio alle autorità
Il 13 giugno l‘Italia era il voto per il referendum sulla giustizia. L’affluenza del 20% è stata una delle più basse che si siano mai registrate. Così a Tradate, piccolo comune in provincia di Varese, un seggio ne ha approfittato e ha chiuso per un po’. O almeno questo è ciò che sembra essere accaduto al seggio 3, ospitato nelle scuole elementari di via Manzoni, durante il pomeriggio. Il motivo? Una pausa gelato. Sulla porta, un foglio con un messaggio scritto a mano: “Siamo andati a prendere un gelato. Il seggio riapre alle ore 17.30. Per chi ha fretta può votare al seggio n.6 o al seggio n.2”.
Nei fatti, pare che l’iniziativa sia stata solo uno scherzo. Gli interessati hanno infatti riferito che il presidente, il segretario e gli scrutatori non hanno mai chiuso il seggio e sono sempre rimasti all’interno della stanza, nel caso qualche votante fosse arrivato. Ma chi lo ha letto è rimasto sbigottito e ha provveduto a scattare alcune foto per diffondere l’accaduto sui social. Anche il sindaco del comune, Giuseppe Bascialla, ritenendo che la segnalazione alle autorità fosse un atto dovuto, ha mostrato la sua indignazione, ordinando alla segreteria comunale di avvertire la Prefettura e di segnalarlo alla Corte d’Appello.