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Due caffè al banco, scontrino choc da 24 euro: “Ho pagato perché non sono riuscita a reagire”

La professoressa Antonini ha scritto una lettera a La Nuova Venezia. E' la Serenissima lo scenario di un conto incredibile

Una professoressa originaria di Venezia ora residente a Padova decide di farsi un giro nella città natale, insieme a un’amica. Le due hanno voglia di bere un caffe e vanno al Caffé Rivo Alto, Rialto, contesto sicuramente bellissimo. Ma c’è qualcosa che va oltre ogni immaginazione: il conto. Dopo aver ordinato due “macchiatoni” e averli bevuti al banco, ecco arrivare ‘la botta’: “Vedo che il conto è di 24 euro! 12 euro a macchiatone. Pago. Pago perché sono scioccata. Pago perché sento che è una truffa e non riesco a reagire”. Sono le parole che la professoressa Luisa Antonini ha scritto in una lettera indirizzata a La Nuova Venezia. Antonini dice di aver cercato i contatti del bar ma invano. Ma dal Caffè Rivo Alto non si “scompongono” più di tanto: “Non ci interessano le recensioni negative. Dicano quello che vogliono, noi siamo in regola. I prezzi sono esposti. E facciamo pagare esattamente quello che riportano i menu”.