“Paolo Bonolis non mi ha mai cercato per sapere come sto. Neanche persone a lui vicine mi hanno mai contattato“, hanno fatto rumore le parole di Gabriele Marchetti, il 56enne romano rimasto paralizzato durante la registrazione di una puntata di “Ciao Darwin“. Un’intervista rilasciata al Corriere della Sera per raccontare quanto accaduto il 17 aprile 2019, quando l’uomo aveva preso parte come concorrente al “Genodrome“, una prova del gioco che prevedeva il salto dai rulli, da cui cadde scivolando in piscina, incidente che gli ha causato una tetraplegia.
A fare chiarezza, dopo ventiquattro ore, è il legale di Marchetti: “Paolo Bonolis ha chiamato una volta la moglie e una volta il figlio di Gabriele Marchetti. Queste due telefonate sono avvenute nei giorni successivi all’incidente“, spiega l’avvocato Federica Morganti sempre al Corriere della Sera. “Qualche mese dopo, invece, la moglie di Bonolis (Sonia Bruganelli, ndr) ha cercato la moglie di Marchetti, perché interessata a sapere come stesse il mio assistito”, aggiunge Magnanti.
Come rivelato dai legali e com’è stato confermato dalla procura, Marchetti ha di recente ritirato la querela presentata contro i responsabili della trasmissione, dopo essere stato risarcito da Rti. Sull’entità della somma – riferisce il giornale diretto da Luciano Fontana – c’è il più stretto riserbo. Si chiude una vicenda drammatica che ha cambiato la vita al concorrente: “Le mie giornate sono noiose e molto lunghe poiché non posso fare niente, nessuna attività. Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie Sabrina e mio figlio Simone per lo svolgimento di ogni atto quotidiano. Ho sempre lavorato e mi sono dedicato alla famiglia.” Una vita stravolta da quel giorno, impresso nella sua memoria: “Ero finito in acqua a testa in giù, con le gambe rannicchiate e le braccia raccolte. Pensavo che sarei affogato perché non riuscivo a muovere nulla. Poi ho sentito i soccorritori che sono intervenuti immediatamente. Tetraplegico per sempre. Per me è stato il crollo totale. Mi sono sentito disperato, come i miei familiari poiché ci siamo ritrovati da un giorno all’altro con la vita completamente stravolta”, aveva raccontato ieri al Corriere della Sera.