“Giorgia Meloni? Il problema è che in Italia in certi momenti piacciono i buffoni e a volte se li tiene anche per 20 anni. Quindi, è molto pericolosa la Meloni, però se si comincia a ridere subito, forse siamo un passo avanti. La Meloni mi fa molta paura, perché è appunto un tipo umano che in Italia può piacere”. Così, a “Dimartedì” (La7), la scrittrice Ginevra Bompiani stronca la leader di Fratelli d’Italia, scatenando la reazione forsennata del condirettore di Libero, Pietro Senaldi, che ripete per ben tre volte: “Sapete la paura che abbiamo noi di vedere voi del Pd ancora al governo?”.
Bompiani replica che non ha mai votato il Pd e che parla a titolo personale. Poi fa riferimento all’entourage di Giorgia Meloni: “Prima Senaldi ha detto che non bisogna dire che tornano i nazisti. Non è vero, perché i nazisti ci sono già”.
Senaldi applaude sarcasticamente, ma interviene Floris per rettificare la scrittrice, che spiega: “Mi spaventa il fatto che non si sappia il vero pensiero di Giorgia Meloni, perché un giorno è atlantista, un altro giorno no. Almeno di Salvini si sa sempre, diciamo, cosa pensa, anche perché non è un vero politico. Meloni invece fa solo politica e gioca a vincere, è la sola cosa che le interessa”.
Senaldi si dimena senza controllo, battendo le mani sul capo.
Allibita, Bompiani commenta: “Sono un po’ più rispettosa io di lei”.
E il condirettore di Libero sgancia un’altra accusa: “Noi abbiamo assistito a 20 anni di criminalizzazione di Berlusconi, dopodiché la sinistra lo ha riabilitato come un grande statista”.
“Io no”, replica la scrittrice.
“Adesso – continua Senaldi – deve ancora morire Salvini e siamo alla sua riabilitazione in chiave contro-Meloni. La barzelletta è questa, dai”.