“Era per scrivere, non per uccidere mio marito”. Così ha detto Nancy Crampton-Brophy, autrice del saggio ‘Come uccidere tuo marito‘, davanti ai giudici, giustificando l’acquisto di una pistola e un kit di armi “fantasma”. Neanche a dirlo, la giuria non le ha creduto e l’ha ritenuta colpevole di omicidio di secondo grado condannandola all’ergastolo per aver ucciso a colpi di arma da fuoco il marito, lo chef Daniel Brophy nel giugno del 2018.
Secondo gli inquirenti, la scrittrice 71enne ha seguito l’uomo al lavoro, nella scuola di cucina dove lui insegnava, e gli ha sparato con una pistola Glock (sul posto gli investigatori hanno trovato due bossoli da 9 mm), colpendolo alla schiena e al petto a distanza ravvicinata. Nei documenti del tribunale, diffusi dalla Cnn, i pubblici ministeri hanno rilevato come movente i problemi economici della donna: Nancy Crampton-Brophy aveva infatti accumulato dei debiti visto che i romanzi che si era auto-pubblicata non hanno ottenuto grandi risultati, mentre il marito aveva un’assicurazione sulla vita per oltre 1 milione di dollari. La donna ha dichiarato invece che stava meglio finanziariamente con suo marito vivo, e che la presenza del suo minivan vicino alla scuola era solo una coincidenza. I giudici, però, non le hanno creduto.