Picchiato, legato con i fili elettrici e cosparso di benzina. La vittima dell’aggressione è Luigi Morittu, geometra di 67 anni ed ex sindaco di Silanus (Nuoro), dimesso martedì sera con alcuni giorni di prognosi dall’ospedale San Francesco di Nuoro. Dopo essere arrivato davanti alla sua azienda Sa Tanca Noa, a pochi chilometri dal centro di Nuoro, si è trovato davanti due uomini incappucciati, uno dei quali armato di pistola. Appena sceso dall’auto, una Audi Q5, Morittu è stato colpito ripetutamente sul viso, anche col calcio della pistola. Dopodiché i due lo hanno bloccato con le mani dietro la schiena all’entrata dell’azienda, versandogli benzina su tutto il corpo con la minaccia di dargli fuoco.
Solo dopo aver visto i due uomini fuggire a bordo della sua auto – poi abbandonata nelle campagne di Bolotana (Nuoro) – l’ex sindaco si è liberato e ha raggiunto a piedi un ovile nelle vicinanze per chiedere aiuto. Da qui l’allarme e l’arrivo dei carabinieri della Compagnia di Macomer e della Stazione di Silanus che ora indagano sulla vicenda coordinati dal sostituto procuratore di Oristano, Armando Mammone. Sindaco per due consiliature successive dal 2006 al 2016, Morittu era andato ad accudire i cavalli prima di recarsi in studio. In passato non aveva mai ricevuto minacce e, al momento, il movente dell’aggressione resta un mistero.
“Ciò che è successo all’ex sindaco Luigi Morittu è gravissimo, si tratta di un’azione in perfetto stile mafioso che getta la comunità nella preoccupazione e nella paura”, ha dichiarato all’Ansa l’attuale primo cittadino di Silanus, Gian Pietro Arca. “Un gesto – ha aggiunto – al quale rispondiamo con una condanna ferma e stringendoci attorno a Luigi e alla sua famiglia per fargli arrivare la vicinanza e la solidarietà di tutto il paese”. “I miei concittadini non si capacitano di ciò che è successo a Luigi, un uomo mite, corretto e stimato da tutti. Io stesso non ho mai visto né sentito di azioni di questo tipo a Silanus. L’unica speranza – conclude Arca – è che le forze dell’ordine risolvano presto il caso e gli aggressori siano assicurati alla giustizia”.