“Se il mio partito fa un bellissimo risultato e poi ci ritroviamo presidente del Consiglio Salvini o la Meloni con una maggioranza di centrodestra, il problema per il Paese è enorme. La mia responsabilità non è far prende un voto in più al Pd, ma di costruire un’alleanza che regga e che sia convincente, non di gente litigiosa ma di gente che si mette d’accordo”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenuto a “Dimartedì” (La7), si esprime sul campo progressista di centrosinistra all’indomani delle elezioni amministrative.
Al conduttore Giovanni Floris che gli chiede come fa a mettere d’accordo tutti, da Conte a Calenda fino a Renzi, risponde: “Ho diversi difetti ma anche un pregio: la pazienza. E io credo che con pazienza questo lavoro si farà. Non è impossibile. Lo dico ai nostri alleati potenziali: non dobbiamo stare lì a mettere il veto sull’altro. Discutiamo delle cose. Se vogliamo essere vincenti e convincenti, non dobbiamo escludere nessuno di quelli che, alla fine, sono stati i sostenitori del governo durante la pandemia. Se invece escludiamo, apriamo un’autostrada a Salvini e a Meloni”.
E chiosa, rispondendo alla giornalista di Domani Daniela Preziosi, che gli ricorda che il leader di Azione non ha mai sostenuto il governo Conte Due: “Conte e Calenda non andranno mai insieme? Calenda è stato eletto all’europarlamento nelle liste del Pd. Io lo considero un interlocutore privilegiato con cui discutere e sono sicuro che la discussione andrà in una direzione positiva. Mi sentirò con Conte e con Calenda e quando li vedrò nelle prossime settimane per lavorare nella costruzione di questo programma comune, dirò loro di spiegarmi la ragione perché quell’altro è il nemico assoluto. Io francamente questa cosa non la vedo“.