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Salt Bae, il ristorante di lusso del “Re della carne” è tra i peggiori in assoluto su TripAdvisor a Londra: “E’ un McDonald’s per ricchi”

Il suo vero nome è Nusret Gökçe. È di origine curda. E’ diventato celebre per un gesto: versare il sale sulla carne facendolo scivolare dalla punta delle dita lungo l’avambraccio, il gomito e quindi a pioggia sulla bistecca. Un’esperienza emozionale cenare da lui? Macché

di Simona Griggio

Il 2Re della carne”, lo chef dei vip Salt Bae, il “macellaio più famoso” del Regno Unito, è al centro delle critiche di clienti ed esperti del food. “Troppa apparenza poca sostanza” commentano su TripAdvisor. Nonostante abbia locali di lusso in tutto il mondo, con bistecche da oltre mille euro in foglia d’oro, la qualità non giustificherebbe la spesa. Il suo vero nome è Nusret Gökçe. È di origine curda. E’ diventato celebre per un gesto: versare il sale sulla carne facendolo scivolare dalla punta delle dita lungo l’avambraccio, il gomito e quindi a pioggia sulla bistecca. Chi va a pranzo e a cena da lui può essere immortalato mentre si cimenta con la stessa mossa. Un gesto coreografico, abbinato alle sue foto di impatto. Si fa ritrarre con la corona, in maglietta bianca e occhiali da sole, dietro una montagna di carne rossa. Con la mano infilza un bisteccone. Se non è il massimo dell’eleganza, evoca però scene da film ambientati all’epoca dei cavalieri della Tavola Rotonda. I Carmina Burana di Orff immancabili in sottofondo, i rutti liberi e i calici dorati, la carne mangiata avidamente con le mani dopo il combattimento. Insomma, uno scenario leggendario che evidentemente attrae.

Ma ora c’è una sorpresa e non è, per Salt Bae, una bella sorpresa. Una valanga di recensioni negative su TripAdvisor che sono diventate un caso. Una serie di commenti feroci. Un’esperienza emozionale cenare da lui? Macché: “Un brutto scherzo”. Oppure: “Carne di pessima qualità, troppo salata, così come il conto”. Nemmeno il servizio è piaciuto: “Un’accoglienza sgradevole”. Nonostante chi venga a mangiare qui sappia bene di dover metter mano al portafogli. Un esempio. Qual è il piatto più costoso? Si chiama Golden Giant Tomahawk, una bistecca mastodontica che viene venduta per 1.450 sterline, cioè 1.670 euro. Ci si chiederà: ma è carne o è oro? Buone entrambe le risposte, perché tra gli ingredienti c’è, appunto, la foglia d’oro. Però si può anche risparmiare prendendo solo un hamburger e una lattina di coca. Prezzo? Ben 109 sterline.

Così la Nusr-Et Steakhouse, che ha debuttato meno di un anno fa vicino ai grandi magazzini Harrods, si è trasformata in un rovescio (almeno sul fronte delle critiche) per il macellaio dei vip. Vediamo cosa ne dice TripAdvisor. Le valutazioni danno una media davvero bassa. Raggiunge le due stelle a malapena. Posto in classifica? Il numero 17.412. Ma, essendo i locali valutati 17.502, vuol dire che questo locale è uno degli ultimi dell’elenco. Di fatto, uno dei peggiori di Londra. Il dettaglio. Ci sono 73 valutazioni “pessime” e 9 valutazioni “scarse”. Poi 5 “medie”, 3 “discrete” e solo 28 “eccellenti”. La maggior parte dei commentatori denuncia: si paga più l’apparenza che la sostanza, ma in un ristorante si va soprattutto per mangiar bene.

E’ un incantesimo che si è rotto. Tutto parte dal 17 ottobre 2021. Il più temuto critico gastronomico inglese, Jay Rayner del Guardian, si rifiuta di recensire il nuovo locale di Salt Bae a Londra. Lo giudica “stupidamente costoso”. Ma siccome Rayner è un provocatore al quale piace il sarcasmo, non si limita a ignorare. Anzi. Si sistema con un tavolino da campeggio di fronte al locale e si divora, con soddisfazione, uno shawarma di agnello. L’ha comprato dal vicino The Kebab Kid, pagandolo 8,50 sterline. Dopo l’abbuffata, torna a rincarare la dose: “Mi rifiuto di andare in un posto con prezzi da idioti”. Meglio un vecchio e sano kebab.

Non è la prima voce critica. Già da dieci giorni piovevano recensioni severe e negative, quelle da un pallino. Insomma: stavolta la giuria popolare e il giudizio dell’esperto sono stati coincidenti. C’è probabilmente un motivo preciso. La sfacciata ostentazione, la “riccanza”, a Londra ha stufato. C’è stata la pandemia, ci sono i venti di guerra, le persone si vogliono trattare bene (soprattutto a tavola) ma non vogliono essere massacrate. E, soprattutto, nel periodo del Covid hanno imparato a badare al sodo. E non sono disposti ad arricchire ulteriormente Salt Bae, il cui patrimonio stimato superiore è ai 50 milioni di euro. Già nello scorso marzo un sommelier licenziato dalla sede di Londra aveva detto al Daily Mail che il locale “è un McDonald’s per ricchi”. Denunciando che gli altri locali della catena, a New York, Dubai e Istanbul, servono a clienti quali David Beckham, Franck Ribéry e Naomi Campbell, patatine congelate con ketchup e maionese Heinz. Commentando: “Evidentemente va bene così, perché chi li frequenta vuol solo far vedere di avere un sacco di soldi”.

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