È la lettera di un padre a cui hanno ucciso la figlia. È la testimonianza di un uomo che accusa senza giri di parole la donna che ha messo al mondo la sua bambina. È lo sfogo pubblico di un dolore privato. Sono le parole di Alessandro Del Pozzo, il papà di Elena, 5 anni, uccisa vicino Catania da Martina Patti, 23 anni, sua madre. Che ha confessato dopo aver inscenato un sequestro a cui nessuno ha mai creduto. “Sono distrutto mi sento un vuoto dentro incolmabile ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe – ha scritto Del Pozzo, in una dichiarazione affidata alla sorella Vanessa – Avrei dato la vita al posto suo, l’ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre”. Sua madre, appunto, è il bersaglio delle accuse dell’uomo: “Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà… Martina è un mostro non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore…”.
Alessandro Del Pozzo, poi, è entrato nel merito dell’indagine o, quanto meno, lo ha fatto involontariamente parlando di quanto accaduto prima e dopo il delitto. “Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo – ha detto – Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina?! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare! I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! -è il suo pensiero – Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l’ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un’aggressione! 24 ore di bugie”.
E ancora: “Un omicidio – ha ripetuto il padre di Elena – in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo non può essere un raptus di pazzia! Ho sentito parlare l’avvocato di Martina il quale può solo fare questo, parlare e sprecare fiato perché davanti alla realtà non ci sono parole che possano cambiarla!”. Alessandro Del Pozzo ha poi fatto sapere di “non avere alcuna intenzione di rilasciare un’intervista perché sono troppo addolorato da ciò che è successo, ma lo reputo giusto nei confronti di mia figlia”. “Amo mia figlia – ha scritto il padre della bambina – più di ogni altra cosa al mondo. Era uguale a me in tutto e per tutto! Me l’ha uccisa! Me l’ha portata via; non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro; le parlava male di me ogni giorno – ha sottolineato – ed Elena me lo veniva a raccontare!! Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo!!! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla!!! Distruggendo la sua innocente vita”. Infine l’accusa più grave: “Martina ha preso Elena dall’asilo un’ora prima perché già era preparata mentalmente! E questa è una chiara prova di una mente sana in grado di organizzarsi!!! Un suicidio sarebbe stato più plausibile! Elena aveva tutta la vita davanti e tanti traguardi da raggiungere!”