“Quel video del comizio della Meloni in Andalusia io lo distribuirei il più possibile, perché è un’operazione verità. Loro sono così, nel tono rabbioso e aggressivo e nei contenuti. Fratelli d’Italia è questo. Sono contro la legge Zan, contro lo Ius Soli, contro il fine vita. In economia sono protezionisti e corporativi. E poi pretendono di giurare sulla Costituzione antifascista senza riconoscere il 25 aprile“. Sono le parole pronunciate a “Otto e mezzo” (La7) dal deputato di LeU, Pier Luigi Bersani, che stronca la leader di Fratelli d’Italia e il suo partito anche sui risultati raggiunti alle amministrative (“Consiglierei di guardare meglio i dati, perché FdI, in particolare al Nord, non arriva neanche lontanamente alle percentuali che gli vengono attribuiti dai sondaggi”.
Bersani rincara: “In FdI hanno ancora qualche problema con la democrazia liberale. È in corso un restyling di “Dio, patria e famiglia”. Ma io quel video lo farei vedere agli italiani, perché loro (FdI, ndr) non l’hanno capito: tu puoi maneggiare l’Italia col populismo, con la demagogia, col corporativismo, ma, se gli tocchi qualcosa che va a fondo sul tema democratico, non pensare che gli italiani non reagiscano. Ma loro sono così come si vede da quel filmato lì. E io, se fossi in Letta e altri, farei semplicemente guardare quel video, senza neanche commentarlo. Io farò così quando mi capiterà”.
Durissimo monito del parlamentare agli esponenti di Fratelli d’Italia, come Guido Crosetto, che su twitter ha pesantemente attaccato Lilli Gruber (“Sta al giornalismo come Erode al rispetto dell’infanzia”), rea di aver ospitato nella sua trasmissione opinionisti critici con Giorgia Meloni: “Intanto preciso che qui parlo a nome mio e che le mie parole non vanno attribuite a Lilli Gruber. I giornalisti fanno i giornalisti – spiega – e chi parla si prende le sue responsabilità. Questo è un concetto abbastanza basilare. Qui siamo fuori come balconi, perché negli ultimi tempi sento cose che mi fanno davvero strabiliare. Una persona seria e civile come Crosetto non può scrivere quelle cose lì. Oh, Crosetto, ma vogliamo scherzare? Ma roba da matti”.
Gli fa eco Lilli Gruber, che manda il suo messaggio a Crosetto: “Il punto è che noi facciamo i giornalisti da tanti anni e cerchiamo di farlo al meglio. Qualche volta ci riusciamo di più, qualche altra volta di meno. Quindi, i giornalisti hanno anche il dovere di essere critici. Quello che sicuramente non facciamo mai è manganellare“.