Asili e centri estivi chiusi in un raggio di 6 chilometri dalla discarica di Malagrotta dove mercoledì è divampato un incendio, che risulta sotto controllo ma richiederà giorni per lo spegnimento completo. Con un’ordinanza del sindaco il Comune di Roma ha disposto “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione”, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio dell’impianto di Malagrotta la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi, pubblici e privati; il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata”. Inoltre si raccomanda di “limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti”. Stessi provvedimenti sono stati presi dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino.
L’incendio ha interessato anche il Tmb2 che tratta 900 tonnellate al giorno di rifiuti. “L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate”, ha fatto sapere il sindaco Roberto Gualtieri. “Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi”. Questa mattina si riunirà la cabina di regia con Ama e gli operatori che hanno contratti in essere diretti e indiretti con l’azienda di Roma.
La Procura di Roma attende una prima informativa per aprire un fascicolo di indagine allo scopo di accertare le cause. Verifiche verranno affidate per capire se si è trattato di un evento doloso o colposo.
“L’incendio di Malagrotta è l’ennesimo” denuncia il coordinatore nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli che annuncia un esposto alla magistratura “per chiedere se c’è una strategia criminosa che vuole impedire la chiusura del ciclo circolare dei rifiuti”. Anche il deputato del Pd Roberto Morassut sottolinea che quello dell’altra notte “è un nuovo drammatico episodio di una catena negativa di eventi che potrebbe lasciar immaginare una regia”. “Roma adesso è senza impianti e non ne ha di nuovi – aggiunge – In questi anni c’è o c’è stato chi vuole orientare l’immenso mare di risorse che si muove intorno allo smaltimento dei rifiuti nella direzione unica delle discariche? La domanda è legittima e inevitabile. Roma invece deve dotarsi di un ciclo integrato e chiuso che è fatto di impianti moderni e di un sistema pubblico. Questa è la sfida”.