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Tiffany, i suoi gioielli più iconici in mostra a Londra: dal diamante giallo di Lady Gaga ai brillanti di Diana, oltre 400 capolavori per celebrare i suoi 185 anni

di Antonella Zangaro
Tiffany, i suoi gioielli più iconici in mostra a Londra: dal diamante giallo di Lady Gaga ai brillanti di Diana, oltre 400 capolavori per celebrare i suoi 185 anni

Sono stati i primi ad incastonare i diamanti sollevandoli dal guscio e lasciando che la luce si dipanasse non solo dall’alto ma anche lateralmente. Il risultato è stato talmente abbagliante che il solitario nella scatola turchese è diventato l’anello di fidanzamento più iconico della storia. Tiffany&co. celebra i suoi primi 185 anni a Londra, alla Saatchi Gallery, con la mostra Vision & Virtuosity allestita fino al prossimo 19 Agosto. L’evento era partito nel 2019 a Shanghai e dopo questi anni di stop forzato, ha ripreso il suo viaggio approdando nella città europea in cui è presente da 150 anni e che, a tutt’oggi, rappresenta il suo miglior mercato.

L’allestimento occupa ogni spazio della galleria a pochi passi da Sloane Square, nel cuore di Chelsea; un percorso che mette in scena tutti gli ingredienti che hanno reso il marchio famoso e sempre riconoscibile, a cominciare dall’intuizione di trasformare il concetto di vetrina, da allestimento pieno di oggetti, anche indistinti, a luogo che sceglie di valorizzare un prodotto alla volta, creando un set evocativo ad hoc. Ed è esattamente così che inizia la mostra che si dipana su sette momenti e in sette spazi diversi, mettendo in scena 400 oggetti che brillano a più non posso e fanno brillare gli occhi. Le vetrine che aprono la visita nella prima sala sono da guardare una ad una e sono pensate rigorosamente a favore di telefonino.

Un tripudio di scatti che hanno tutte le caratteristiche per garantire like e successo sui social. Luci, colori e piccole suggestioni sono state studiate minuziosamente per restituire un effetto “wow” quasi più vivido sullo schermo che non nella realtà. Naturalmente, non mancano i volti che hanno associato la loro immagine a Tiffany indossando i pezzi più preziosi delle sue collezioni: da Lady D a Lady Gaga che insieme a Beyioncé ha potuto sfoggiare il famoso diamante giallo da 128,54 carati. Ma ci sono anche Liz Taylor e Paloma Picasso fotografata al Met Gala del 1985 con una collana che incorpora più di 15 tipi di pietre preziose colorate. Ed era il 1886 quando Charles Lewis Tiffany trasformò il solitario in “un simbolo d’amore”. Una sala piena di effetti cromatici declinati nel turchese e nelle sue diverse sfumature, permette di accarezzare questo sogno e a ciascuno di lasciare la propria dedica. Schermi creati ad altezza dito danno la possibilità di scrivere il nome della persona amata che, da quel momento, fluttua in acque turchine fino a dissolversi in una goccia. Tutto rigorosamente a favore di cellulari spianati senza sosta a scattare foto da pubblicare in tempo reale. Così come accade negli angoli allestiti per diventare protagonisti della mostra, in prima persona.

C’è quello in cui, grazie a Snapchat, inquadrando un QR code si può essere fotografati indossando il gioiello più raro e prezioso, virtualmente, sì, ma la foto resta, così come il sogno di possederlo. E poi si attraversano stanze in cui sono raccolti oggetti che hanno fatto la storia di Tiffany e della moda. La maison è stata in grado di dare la sua impronta rimodellando e trasformando le collezioni di gioielli di proprietà delle case reali europee. Nel 1887, la corona francese vendette preziosi che per almeno un terzo arrivavano da Tiffany & Co. Nel 1878 in Spagna venne venduta una sua collana con smeraldo che pare appartenesse alla collezione privata della regina Isabella II. E sempre in quel periodo, Charles Lewis Tiffany lanciò la moda di abbinare diamanti a perle, una scelta particolarmente apprezzata dalle donne americane che volevano eleganza e stile, anche in casa, dove, dal ‘900, non poteva mancare la famosa lampada in vetro colorato “Wisteria”.

Superando vetrine e realtà virtuale, in una stanza allestita come un angolo della gioielleria, si può indossare il famoso solitario portato da addetti sorridenti in guanti bianchi e custodito nella sua scatola turchese. La taglia è unica, ma le dita in quel caso si possono adattare. Insomma, tutto è perfettamente predisposto in un crescendo che approda, in ultimo, al momento più emozionante di tutti. Se un gioiello di Tiffany non ha mai fatto capolino tra le mani dei visitatori della mostra, sicuramente, ad un costo molto più abbordabile, tutti hanno avuto la possibilità di vedere (più e più volte) il famoso film tratto dal libro di Truman Capote, “Colazione da Tiffany”. E quello che è stato preparato nelle sale dedicate al cinema è davvero un tripudio, per gli amanti del genere. Foto scattate nel dietro le quinte, compreso un cagnolino, piccolo intruso, che sta tra le braccia di Audrey-Holly, che, come sappiamo tutti, nella pellicola aveva un gatto rosso chiamato “Gatto”. Ma ci sono anche brani tratti dal film trasmessi accanto alla vetrina in cui è esposto il celebre tubino nero di Givenchy indossato durante le riprese.

La macchina da scrivere e gli appunti originali del copione, vergati a mano dall’attrice; un taxi giallo su cui appoggiarsi per l’immancabile selfie, così come la riproduzione fedele dell’ingresso del negozio sulla Quinta Avenue a New York; esattamente quello che per primo permise alle telecamere di entrare dentro al palazzo per girare alcune scene. E proprio New York sarà la prossima tappa della mostra, mentre la maison si appresta a celebrare la riapertura di quella storica sede alla fine di quest’anno. L’esposizione non sarà riprodotta fedelmente, ogni città ha le sue unicità, ma sicuramente anche lì, il pubblico uscendo ubriaco di scintillii e col telefonino pieno di foto, sarà accompagnato dalle note di “Moon River”, premiata come miglior colonna sonora agli Oscar e ciliegina finale su una torta costruita ad arte.

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