Calcio

Willy Gnonto, messaggio all’Inter: “Sono un tifoso nerazzurro, mi piacerebbe tornare”

Racconti d'infanzia: "Molte volte non c'erano i soldi per andare a Milano all'allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano”

E’ il suo momento: dalla scoperta, con la chiamata in nazionale a sorpresa di Mancini, al gol con la Germania, da record peraltro perché nessuno così giovane aveva mai fatto gol prima in maglia azzurra. Willy Gnonto si è raccontato al Corriere della Sera, e ha raccontato i suoi sogni tra cui quello di tornare all’Inter, dove si è formato nelle giovanili: “Mi hanno dato la prima grande occasione e insegnato quasi tutto: per me questo ha fatto la differenza. Tornare? Sono interista, mi piacerebbe”. Il futuro con i sogni, il presente con la maglia azzurra con cui ha appena segnato: “Non è servito a niente però e mi dispiace. Ma siamo un gruppo giovane e cerchiamo di ripartire, davanti abbiamo due anni difficili ma belli. Ma prima c’è l’Europeo Under 19: dobbiamo fare bene perché abbiamo una squadra molto forte”. Con gratitudine per il ct Mancini: “Quello che ha fatto con noi giovani non era per nulla scontato. E’ stato un segnale forte riunire ragazzi che fino a due settimane fa non avevano mai giocato insieme”. E il passato, non facile, di un italiano figlio di migranti: “Devo tutto ai sacrifici dei miei genitori. Quello che hanno fatto loro per me è stato incredibile. Molte volte non c’erano i soldi per andare a Milano all’allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano”.