“Non si parla più di Covid per due motivi non buoni: uno è che la guerra ha polarizzato l’attenzione e questa è una cosa che non si può non subire per la sua gravità; l’altro motivo, pessimo, è che a molti è venuto in mente di poter chiudere la pandemia per decreto. Ma, ahimè, non funziona così“. Sono le parole dell’infettivologo Massimo Galli, intervenuto nella trasmissione “L’aria che tira” (La7), dove ha espresso una critica, neppure velata, al governo Draghi, all’Iss e al ministero della Salute, che starebbero valutando la possibilità di eliminare l’isolamento domiciliare per i positivi al Coronavirus, così come annunciato ieri dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Galli ha spiegato: “Omicron 5 sta già cominciando a darci problemi, mi sembra evidente che la malattia stia rialzando la testa un po’ dovunque. Siamo arrivati a una nonchalance di portata tale che gli atteggiamenti sono spesso di non considerazione del problema. La grande maggioranza di casi diagnosticati o autodiagnosticati non viene più riferita. E questa proposta intempestiva di chiudere le quarantene non mi pare proprio che sia il momento di attuarla. Non siamo tornati alla normalità. Con queste nuove varianti Omicron – ha aggiunto – le persone si infettano e si reinfettano, anche se vaccinate. Certo, sono limitate le ospedalizzazioni e questo è l’elemento chiave. Finché non si sposta questo elemento siamo tranquilli, ma se abbiamo un’altra significativa ondata ci possiamo aspettare che gli ospedali possano andare in sofferenza. E guardate che non abbiamo ancora finito di soffrire per le conseguenze della grande fase pandemica, quando cioè venivano rimandati continuamente gli interventi chirurgici. Si vorrebbe veramente evitare tutto questo anche in prospettiva”.
La7 - 17 Giugno 2022
Covid, Galli a La7: “Stop quarantena per positivi? Intempestivo, non siamo tornati alla normalità. Pensano di chiudere la pandemia per decreto”
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“Non si parla più di Covid per due motivi non buoni: uno è che la guerra ha polarizzato l’attenzione e questa è una cosa che non si può non subire per la sua gravità; l’altro motivo, pessimo, è che a molti è venuto in mente di poter chiudere la pandemia per decreto. Ma, ahimè, non funziona così“. Sono le parole dell’infettivologo Massimo Galli, intervenuto nella trasmissione “L’aria che tira” (La7), dove ha espresso una critica, neppure velata, al governo Draghi, all’Iss e al ministero della Salute, che starebbero valutando la possibilità di eliminare l’isolamento domiciliare per i positivi al Coronavirus, così come annunciato ieri dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Galli ha spiegato: “Omicron 5 sta già cominciando a darci problemi, mi sembra evidente che la malattia stia rialzando la testa un po’ dovunque. Siamo arrivati a una nonchalance di portata tale che gli atteggiamenti sono spesso di non considerazione del problema. La grande maggioranza di casi diagnosticati o autodiagnosticati non viene più riferita. E questa proposta intempestiva di chiudere le quarantene non mi pare proprio che sia il momento di attuarla. Non siamo tornati alla normalità. Con queste nuove varianti Omicron – ha aggiunto – le persone si infettano e si reinfettano, anche se vaccinate. Certo, sono limitate le ospedalizzazioni e questo è l’elemento chiave. Finché non si sposta questo elemento siamo tranquilli, ma se abbiamo un’altra significativa ondata ci possiamo aspettare che gli ospedali possano andare in sofferenza. E guardate che non abbiamo ancora finito di soffrire per le conseguenze della grande fase pandemica, quando cioè venivano rimandati continuamente gli interventi chirurgici. Si vorrebbe veramente evitare tutto questo anche in prospettiva”.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.