Mentre buona parte del mondo politico tace, ci pensa la Rete a chiedere un passo indietro del titolare della Pa con l'hashtag #BrunettaDimettiti che è diventato il primo trending topic su Twitter. Il senatore del Pd Nannicini: "Brunetta imbarazzo per sé e per il governo. Forse dovrebbe mettersi in proprio"
L’attacco a un lavoratore dipendente durante un comizio ha scatenato la polemica sul ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Mentre buona parte del mondo politico tace, ci pensa la Rete a chiedere un passo indietro del titolare della Pa con l’hashtag #BrunettaDimettiti che è diventato il primo trending topic su Twitter. “Un politico che disprezza i lavoratori dipendenti, insultandoli pubblicamente, non può essere ministro. #BrunettaDimettiti e, soprattutto, rispetta chi lavora”, scrive un utente ripostando il video in cui il ministro battibecca con una persona durante un comizio elettorale in vista delle Comunali a Mira, in Veneto.
Dal “palco”, allestito con delle fioriere intorno, Brunetta dopo l’intervento del cittadino attacca: “Perché non ti metti in proprio?”. Lo ripete tre volte e poi, alla richiesta dell’uomo di poter parlare per spiegare la sua scelta, Brunetta risponde: “No, non ti lascio parlare perché il microfono ce l’ho io, quindi comando io. Viva la democrazia. Continua a fare il tappezziere, dipendente”. L’unica reazione politica è stata quella del senatore del Pd Tommaso Nannicini: “Brunetta imbarazzo per sé e per il governo. Forse dovrebbe mettersi in proprio”, ha scritto facendo il verso alle parole del ministro.
Brunetta imbarazzo per sé e per il governo. Forse dovrebbe mettersi in proprio.
— Tommaso Nannicini (@TNannicini) June 18, 2022
“Il governo che ha un siffatto ministro chiarisca cosa ha capito del giuramento in riguardo al servire la nazione con disciplina e onore. Brunetta sta saldando conti ed antiche vendette tutte sue, dovrebbe risponderne in altra sede. Chi lo tiene lì è connivente”, accusa un utente. A prendere posizione sono stati anche i Giovani Democratici di Roma: “Superati i limiti della sopportazione. Con questo testo ci rivolgiamo al Pd e al segretario Enrico Letta. Brunetta non può rimanere un secondo di più”, scrive il componente della direzione Gabriele Vernucci. E il ministro? Ai commenti più duri nei suoi confronti ha risposto con un post in serie: “Abbiamo provveduto a segnalare il suo commento all’autorità giudiziaria competente”.
Superati i limiti della sopportazione.
Con questo testo ci rivolgiamo al @pdnetwork e al Segretario @EnricoLetta.
Brunetta non può rimenere un secondo di più.#BrunettaDimettiti pic.twitter.com/AUvEXjkljf
— Gabriele Vernucci (@GabriVernucci) June 18, 2022