Il Cavallino ha deciso per un altro cambio completo di motore. Con questa scelta Maranello ha ora lo stesso numero di motori di Max Verstappen: l'idea del team è chiara, meglio dar battaglia vinta a Verstappen domenica partendo dal fondo, su una pista aerodinamicamente favorevole alla Red Bull, ma avere lo stesso numero di propulsori da gestire a stagione in corso
La notizia tanto temuta dai tifosi di Maranello è diventata realtà: Charles Leclerc partirà ultimo in griglia nel GP del Canada. Questo sabato prima delle FP3 (in programma alle 19 italiane) la Ferrari ha deciso per un altro cambio completo di motore che costringe il monegasco in fondo alla griglia. Una decisione che arriva dopo quella già ufficializzata al termine delle FP2 disputate nel pomeriggio americano di venerdì (superata la mezzanotte italiana di sabato), quando il Cavallino ha comunicato di aver montato sulla vettura del numero 16 la terza unità endotermica dopo il guasto di Baku, e nuove MGU-K e H (il secondo esemplare di quest’ultima era stato danneggiato in Spagna insieme alla turbina). Oltre a due centraline tra FP1 e FP2: proprio queste hanno superato il limite massimo di unità consentite dal regolamento Fia (ovvero di due), tanto che in Canada ne è stata integrata prima una seconda e poi una terza.
I piani della Ferrari con un nuovo cambio-motore
La penalità già arrivata per Leclerc – dopo le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Col team stiamo valutando se cambiare motore” – era sembrata chiara vedendo il comportamento del monegasco nelle FP1, che non ha puntato al tempo come Max Verstappen, ma ha lavorato (nel quinto crono finale) per capire se sulla pista del “Gilles Villeneuve” i sorpassi fossero possibili (lo sono, ma più a fatica, date le nuove vetture più larghe delle precedenti). L’intenzione della Ferrari è chiara: con l’integrazione di una nuova power unit, la quarta, e con dunque un nuovo cambio di tutte le componenti, il monegasco avrà due motori da gestire per le prossime gare di stagione, su piste dove “spingere” conterà moltissimo (Silverstone, Austria, Monza e Spa per fare alcuni nomi). La sanzione da pagare è che il numero 16 rispetto alla prima sanzione di 10 posizioni in griglia, si ritroverà in fondo insieme al collega in AlphaTauri, Yuki Tsunoda, anche lui oltre il numero previsto di cambi del propulsore.
Da capire se la terza turbina di Baku è salvabile o no
Con tale scelta, Maranello arriva ad avere lo stesso numero di motori di Max Verstappen che però solo a Baku ha montato la seconda unità (perfettamente entro i limiti del regolamento che consente tre cambi totali), mentre Leclerc – dopo le rotture a Barcellona e in Azerbaigian – si è presentato in Canada con la terza power unit. La differenza sta dunque nella penalità del monegasco, per un ragionamento del suo team che è chiaro: meglio dar battaglia vinta a Verstappen domenica su una pista aerodinamicamente più favorevole alla Red Bull (più performante su piste con rettilinei e curve veloci, dunque da basso carico, della Ferrari), e trovarsi con lo stesso numero di propulsori del Campione 2021 olandese da gestire a stagione in corso. Resta invece da capire se la terza turbina montata a Baku è ancora salvabile o andrà anche lei cambiata, dato che la rottura del motore endotermico in Azerbaigian sulla F1-75 potrebbe essere legata a una causa indiretta indotta dal cedimento del secondo turbo in Spagna.
Cosa dice il regolamento Fia sui cambi-motore
Il regolamento della Federazione internazionale dell’Automobile parla chiaro e lo spieghiamo: in caso di sforamento nel numero di sostituzioni consentite per ogni parte del motore, dalla prima unità in eccesso sono 10 posizioni di penalità in griglia, mentre da quella successiva in avanti saranno sempre cinque. Le unità endotermiche utilizzabili sono un massimo di tre, così come per turbo, MGU-H e K: i generatori elettrici che hanno come compito di trasformare i gas di scarico, tramite la turbina, in energia (il primo), e di recuperarla nella fase di frenata (il secondo). È invece di due il numero massimo di pacco batterie e centraline.