Polemiche nel comune toscano per l'apparentamento deciso dal candidato Mario Pardini con le liste di Fabio Barsanti, ex leader di Casapound che al primo turno ha ottenuto il 9,5% dei consensi. A sostegno del centrodestra anche il leader non Green Pass Andrea Colombini (4,2%). Il candidato del Pd, Raspini: "Hanno gettato la maschera"
A Lucca il candidato di centrodestra Mario Pardini, in vista del ballottaggio del prossimo 26 giugno, si allea con l’ex leader di Casapound lucchese Fabio Barsanti, che con il 9,5% rappresenta oggi la terza forza politica della città. Il primo turno delle comunali si è chiuso con il 42,6% per Francesco Raspini (Pd), assessore comunale nella giunta del sindaco uscente e candidato delle forze centrosinistra, mentre Mario Pardini ha ottenuto il 34,3%, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. E Fabio Barsanti, che nelle amministrative lucchesi del 2017 aveva segnato il record nazionale di voti per Casapound – portando a casa l’8% (oltre 2900 voti) – potrebbe rappresentare il sostegno decisivo per la vittoria della destra, con l’appoggio delle sue tre liste: Difendere Lucca, Centrodestra per Barsanti e Prima Lucca-Italexit con Paragone. “È un’alleanza solida, seria, credibile, vera: il nostro è un apparentamento” ha dichiarato Pardini in conferenza stampa. “C’è tanta voglia di cambiamento e il nostro è un progetto con un programma condiviso: sono veramente contento di questo accordo per la città e l’entusiasmo che sta provocando ne è la riprova”.
L’ex leader di Casapound ha a sua volta espresso soddisfazione per l’alleanza con Pardini e annunciato che lavoreranno insieme “per ridare la città ai lucchesi e sconfiggere chi la occupa da dieci anni”. Barsanti si è poi detto soddisfatto del proprio risultato elettorale, senza nascondere di non esserne sorpreso: “Considerando la bassa affluenza e il fatto di aver fatto campagna elettorale solo nell’ultimo mese e mezzo, questo risultato mi rende orgoglioso. Raspini ha iniziato a metà dicembre, Pardini nei primi giorni di marzo. Ma sinceramente mi aspettavo che potessero uscire questi risultati: l’entusiasmo che respiravamo in città e nei quartieri ha trovato conferma”.
Un’alleanza che ha scatenato la reazione delle forze politiche di centrosinistra a livello locale e nazionale. “Una scelta inquietante” ha twittato la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini: “A Lucca, per il ballottaggio, il centrodestra si allea con #Casapound. I candidati di Meloni, Salvini e Berlusconi scendono quindi a patti con “i fascisti del nuovo millennio”. Per Sandra Zampa (Pd) “difficile immaginare qualcosa di peggiore di quanto sta accadendo a #Lucca, dove, in vista del ballottaggio, il candidato del centrodestra Mario Pardini, si apparenta con estrema destra, Casapound compresa. Un segno di debolezza e di paura”. E il candidato di centrosinistra lucchese Raspini denuncia: “Pardini ha gettato la maschera: prima il tentativo di civismo, poi la sfilata dei leader nazionali con Salvini, Meloni, Berlusconi. Poi ancora lo spostamento verso la destra estrema, con l’accordo con Casapound, e le offerte ad Andrea Colombini”. A sostegno di Pardini infatti si sono schierati anche il leader No Green Pass Andrea Colombini (“mi candido per Lucca capitale morale della Toscana”), che ha ottenuto il 4,2% di voti e il civico Elvio Cecchini, col 2,9%. Ma Pardini nega sostanziali differenze con l’estrema destra: “Non è un’alleanza contro come ci hanno detto ma un’alleanza per la città. In questi due giorni di dialogo con Fabio e Elvio non abbiamo mai parlato di poltrone o potere, ma di sanità, sport, territorio, commercio e turismo trovando convergenze importanti tra i nostri programmi, come era già emerso dai confronti del 12 giugno. Quello che prima ci divideva ora ci unisce nella voglia comune di dare un’alternativa alla città”.