Nonostante i disguidi, sono stati eletti i due delegati che saranno alla guida del partito
La destra nazionalista tedesca Alternative für Deutschland ha iniziato il 17 giugno, in Sassonia il suo tredicesimo congresso di partito. Occasione nella quale è stata nominata anche la nuova leadership. Non tutto però è andato come previsto, tanto che il congresso è stato chiuso con un giorno di anticipo.
La causa scatenante è stata una lite interna, rimasta irrisolta, sulla politica estera. Alla base, il testo della mozione “Ripensare l’Europa” in cui si ipotizzava un avvicinamento alla Russia e lo scioglimento dell’Unione europea. A Riesa, i delegati di AfD hanno confermato alla guida del partito Thino Chrupalla ed eletto Alice Weidel: da qui la spinta ad accentuare il proprio estremismo a destra. “Oggi è finita l’era Jorg Meuthen“, ha affermato Chrupalla, riferendosi al presidente che ha lasciato l’incarico e il partito, non contento della linea troppo estremista.
Chrupalla è stato confermato alle redini di Afd con il 53,4%, mentre Weidel è stata eletta con il 67,3. Dopo lo scontro di oggi ha ammesso che si è trattato di una “giornata controversa”, ma ha poi auspicato che arrivi a tutti “il segnale di una svolta”.