Il monegasco è riuscito ad andare a punti, con un quinto posto, nonostante sia partito dalla 19esima posizione per aver deciso durante le qualifiche di sostituire il motore. Duello nel finale tra Sainz e Verstappen. Ma lo spagnolo non riesce a strappare la vittoria all'olandese
Il via di gara e il ritiro di Pérez
Allo spegnimento dei semafori, scatta benissimo Verstappen che allunga, mentre dietro parte il duello Alonso-Sainz, con il ferrarista che passa il pilota Alpine al terzo giro. Prima, però, da segnalare il contatto tra Magnussen e Hamilton (che scattavano 5° e 4°), con l’ala anteriore del danese che finisce danneggiata (il numero 20 compromette così la sua gara ed è 17°). Dietro, intanto, la rimonta di Leclerc parte subito, tanto che al giro 3 il monegasco è già 16°. Ma il vero colpo di scena è al giro 9, quando Sergio Pérez è fuori (stessa sorte di sabato nel Q2 in qualifica) per un problema al motore della sua Red Bull. Con la Virtual Safety Carl, ne approfitta subito Verstappen per mettere gomma bianca (rientrato terzo dietro ad Alonso), così come fa Hamilton, che in pochi giri si prende la quinta posizione superando Ocon.
La seconda Virtual Safety Car
L’altra sorpresa quindi arriva al giro 20, quando Mick Schumacher si ritira per problemi alla sua Haas (gara da incubo per il team statunitense). Ne approfitta subito Russell che rientra quinto, come fa il giro successivo Sainz per mettersi di un soffio davanti a Hamilton (e con Verstappen di nuovo al comando della corsa). Per lo spagnolo e il britannico non è quindi un problema passare Alonso, in crisi con le gomme medie. Mentre Leclerc, arrivato sesto dietro a Ocon, si lamenta con i suoi per la scarsa trazione in uscita di curva (dovuta al calo delle sue gomme dure) che gli impedisce di passare il francese dell’Alpine (nel frattempo con le Hard fresche). Charles cambia al giro 43, ma il lungo pit-stop per montare le medie lo fa finire dietro al gruppetto che inseguiva (Stroll-Zhou-Tsunoda-
Tsunoda a muro, parte il duello finale Verstappen-Sainz
Da applausi lì davanti, intanto, il ritmo forsennato di Sainz, che accorcia di tre decimi a giro su Verstappen, scendendo sotto ai cinque secondi di distacco. Tanto che la Red Bull opta per una nuova sosta con l’olandese per mettere le nuove bianche. La strategia, qui, sarebbe stata per il ferrarista quella di puntare ad arrivare in fondo, ma con grande rischio, dati i tempi da record in tutti i settori del rivale e la seconda sosta di Hamilton e Russell (anche loro con le dure fresche). Il toccasana è la Safety Car che entra per il lungo dell’AlphaTauri di Yuki Tsunoda al 49° giro che permette allo spagnolo la sosta per cambiare le gomme e lo fa rientrare secondo dietro a Verstappen. Safety che esce dopo sei tornate e da qui inizia un duello fantastico tra il ferrarista e il Campione 2021 della Red Bull, con lo spagnolo che non lascia scappare il secondo e lo insidia con il Drs.
Verstappen si difende e trionfa
I tentativi di Sainz, però, non riescono, complice la super guida di Verstappen che si dimostra il campione che è: difendendosi alla grande per allungare in trazione in uscita-curva e nel tornantino tra la curva 11 e la 12. Dietro, invece, Leclerc riesce a salire al quinto posto, passando prima Alonso e poi Ocon. Con il francese, Charles deve farlo per due volte, dato il lungo prima del rettilineo del monegasco che lo costringe a restituire la posizione al pilota Alpine. Ora un po’ di pausa poi tutti a Silverstone per il GP del 3 luglio: l’ennesimo capitolo del duello Red Bull-Ferrari riparte nel tracciato dove la F1 è nata, nel lontano 1950.
Classifica Piloti: Verstappen 175, Pérez 129, Leclerc 126, Russell 111, Sainz 102, Hamilton 77, Norris 50, Bottas 44, Ocon 39, Alonso 22, Gasly 16, Magnussen 15, Ricciardo 15, Vettel 13, Tsunoda 11, Zhou 3, Albon 3, Stroll 3, Schumacher-Latifi 0.
Classifica Costruttori: Red Bull 304, Ferrari 228, Mercedes 188, McLaren 65, Alpine 61, Alfa Romeo 47, AlphaTauri 27, Aston Martin 16, Haas 15, Williams 3.