Una laurea in giurisprudenza appesa al muro e un sito internet del suo studio legale apparentemente attivo e funzionante. Poi la richiesta di 10mila euro per se stesso e per la sua parte legale, da qui la decisione di sporgere denuncia
Sembrava tutto nella norma: una laurea in giurisprudenza incorniciata alla parete e un sito internet attivo e funzionante del suo studio legale a Sassuolo, nel modenese. Purtroppo a prestare i reali servizi professionali non era un avvocato ma, a quanto pare, un truffatore. Così una azienda di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, è finita truffata da sedicente legale.
L’uomo è riuscito a farsi pagare 10mila euro raggirando l’azienda. A raccontare la vicenda è stata l’edizione di Reggio Emilia de il Resto del Carlino, alla luce della denuncia sporta per conto della società nei confronti del presunto legale.
I titolari dell’azienda, viene spiegato al quotidiano, avevano cercato online uno studio per un consulto su alcune controversie in materia di diritto aziendale. Poco tempo dopo aver scelto il professionista a cui rivolgersi, l’impresa è stata raggiunta da un decreto ingiuntivo con la richiesta del pagamento di circa 10.000 euro. Il danno risultava legato a citazioni presentate in appello dal presunto legale e comprensivo della somma spettante all’avvocato della controparte e mai arrivata al destinatario. In sostanza l’azienda, oltre a versare denaro al presunto avvocato ha saldato il debito anche con la rappresentanza legale della controparte. Da qui la decisione di sporgere denuncia, soprattutto alla luce del fatto che lo studio legale trovato online sembra essere stato abbastanza attivo.