La siccità non fa sconti nemmeno ad uno dei più importanti affluenti del Po, la Sesia. Nei pressi di Vercelli la portata è drasticamente ridotta, con gli argini che sembrano muraglioni e l’acqua che scorre bassa attraverso larghi spiaggioni. Nel letto del fiume si scorgono alcuni blocchi di mattoni rossi. Ad un occhio inesperto probabilmente non dicono nulla, ma Dario Gaviglio, del Centro Studi Vercellae – Gruppo archeologico Piemonte Orientale, è riuscito a dare un senso alla presenza di quei resti. Si tratterebbe di reperti archeologici riconducibili a un ponte e a bastioni difensivi di epoca medievale. Non una vera e propria scoperta, i resti erano infatti già stati individuati in alcuni punti dagli studiosi del centro, ma le continue modificazioni del fiume, dovute a piene e siccità, favoriscono il ritrovamento di nuovi blocchi che possono aiutare a ricostruire parte della storia di questi luoghi. Il ritrovamento è stato segnalato alle autorità competenti, con l’intento di poter tutelare i reperti.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione