Leggera risalita anche per le terapie intensive: +10 assisti e 23 ingressi. Dati in netto peggioramento rispetto allo scorso lunedì, sintomo che la ripresa della circolazione virale è destinata ad aumentare ancora. La regione che segnala il maggior incremento nelle 24 ore è il Lazio con 2.634 diagnosi
Nelle ultime 24 ore sono stati individuati 16.571 nuovi casi di infezine da Sars-Cov-2 tra i 79.375 tamponi processati, di cui 59.212 test rapidi. L’incidenza schizza così al 20,9%. I decessi segnalati sono 59. E si registra un’impennata dei ricoveri in area medica (+187 posti letto occupati) e un aumento delle terapie intensive (+10) in un giorno da 23 ingressi.
Dati in netto peggioramento rispetto allo scorso lunedì, sintomo che la ripresa della circolazione virale – che ha già fatto segnare una maggiore pressione sugli ospedali negli ultimi 7 giorni – è destinata ad aumentare ancora.
Lunedì 13, infatti, i casi furono 10.371, quindi l’aumento è superiore al 50%. Risalita anche per i decessi (da 41) e degli ingressi in terapia intensiva (furono 14), così come dei ricoveri (il saldo ingressi-uscite di sette giorni fa fu +92).
Ad oggi sono 4.585 i pazienti Covid nei reparti ordinari e altri 209 sono assistiti in terapia intensiva. Da inizio pandemia sono 17.896.065 i casi accertati di infezione da Sars-Cov-2: in 17.153.636 sono guariti o sono stati dimessi, mentre 167.780 sono deceduti.
La regione che segnala il maggior incremento nelle 24 ore è il Lazio con 2.634 diagnosi, seguita da Lombardia (1.920), Emilia Romagna (1.725), Sicilia (1.551), Puglia (1.433) e Veneto (1.174).