Torna ad allargarsi il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi, con lo spread Btp-Bund salito di 3,3 punti base a quota 194,7. Un decennale tedesco paga l’1,74% mentre l’equivalente italiano il 3,69%. Oggi la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, ha ribadito l’impegno della Bce a mettere a punto uno scudo contro la frammentazione finanziaria tra i paesi della zona euro, ossia un aumento molto differenziato dei rendimenti dei rispettivi titoli in questa fase di stretta monetaria. Parlando al parlamento europeo, Lagarde ha anche replicato alle osservazioni del consigliere economico di palazzo Chigi Francesco Giavazzi secondo il quale l’aumento dei tassi di interesse sarebbe lo strumento sbagliato contro l’inflazione. “Abbiamo individuato un percorso di normalizzazione, del tutto legittimo e necessario, citando il mio collega della Banca d’Italia, Ignazio Visco”, ha affermato la presidente. “Ognuno ha la sua opinione su quale sia lo strumento giusto e quali siano i tempi giusti, ma c’è solo un’istituzione responsabile della politica monetaria ed è la Bce”, ha aggiunto.

– “I lavori” per la creazione di uno scudo anti-spread “sono in corso” ha precisato Lagarde. “Se il rischio di frammentazione si presenterà, sarà affrontato con gli strumenti adeguati, la flessibilità adeguata” e la risposta “sarà efficace, proporzionata e nei termini del nostro mandato”, ha sottolineato. “Rispetto le vostre domande, il lavoro è in corso in questo momento, chiunque dubiti della nostra determinazione farebbe un terribile errore”, ha aggiunto.

Sulle future decisioni in materia monetaria la presidente ha detto che “La misura dell’aumento dei tassi dipenderà dalle prospettive aggiornate dell’inflazione a medio termine. Se le prospettive di inflazione a medio termine persistono o peggiorano, un incremento maggiore sarà appropriato nella nostra riunione di settembre”. Con il linguaggio felpato tipico dei banchieri centrali, Lagarde ha poi affermato che “Dopo settembre, sulla base della nostra attuale valutazione, prevediamo che sarà appropriato un percorso graduale ma sostenuto di ulteriori aumenti dei tassi di interesse“.

La banchiera centrale ha messo poi in guardia su una possibile flessione dei prezzi immobiliare. “Soprattutto nei Paesi con un’elevata percentuale di mutui a tasso variabile (in Italia sono meno del 20% del totale, ndr), l’aumento dei tassi di interesse può diventare un onere significativo per le famiglie fortemente indebitate”, ha sottolineato Lagarde spiegando che “l’erosione del reddito reale delle famiglie a causa dell’inflazione persistentemente elevata può incidere sulla capacità di servizio del debito delle famiglie” e, insieme, “questi fattori stanno aumentando il rischio di una correzione dei prezzi degli immobili”.

“I salari hanno cominciato a crescere, ma questa crescita resta moderata. Ci aspettiamo che la crescita salariale negoziata si rafforzi leggermente ulteriormente nel 2022 e poi rimanga al di sopra dei livelli medi per l’orizzonte di proiezione, supportata da mercati del lavoro rigidi, aumenti dei salari minimi e alcuni effetti di compensazione per gli elevati tassi di inflazione”, ha notato Lagarde. Dalla Bce arriva infine un’altra stoccata contro le monete digitali. “Le criptovalute costituiscono una fonte di rischio”, seppur per ora il loro legame con “la finanza tradizionale è limitato”, ha rimarcato Lagarde che ha continuato affermando che la Bce sostiene “il regolamento europeo sui mercati delle crypto-attività (Mica) che dovrebbe entrare in vigore nel 2024, sappiamo però che si tratta di un settore che si sviluppa rapidamente e che quel regolamento non riguarda i Bitcoin, per cui occorre definire un Mica 2”, ha spiegato.

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