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Marco Mengoni a San Siro fa un monologo e si commuove: “Sui social proiettili verbali”. In 54 mila solo per lui: ecco com’è andata

Il cantautore in due ore ripercorre tredici anni di carriera musicale, da quando nel lontano 2 dicembre 2009 vinse “X Factor” nel team di Morgan. Non manca all'appello nessuna hit da “Guerriero” a “L'essenziale”. Mengoni, come un principe, con la sua eleganza ha catapultato San Siro in un club Anni 70 

di Andrea Conti

Lacrime di gioia nel vedere davanti a sé 54mila persone in uno Stadio San Siro, sold out da mesi. Marco Mengoni non si trattiene dopo la prima canzone “Cambia un uomo”, cantata attraversando la platea, e abbraccia idealmente tra le lacrime il suo pubblico dopo “due anni, sei mesi e un giorno dall’ultima data di Atlantico tour”. San Siro incorona così il suo principe. Mengoni sul palco ha intrattenuto per due ore, ripercorrendo le fasi salienti della carriera di 13 anni, proponendo 27 brani tra cui la cover “Psycho Killer” dei Talking Heads, lanciata proprio a “X Factor”, dove tutto è iniziato con la vittoria il 2 dicembre 2009. Una carriera che ha avuto qualche momento di incertezza iniziale per poi decollare grazie a un team che lo segue ancora oggi, capitanato dalla manager Marta Donà. L’eleganza di Mengoni era evidente non solo per gli outfit firmati Versace, Valentino e Marni, ma anche per l’attitudine di accarezzare le canzoni come fossero tesori.

Succede, ad esempio, con “L’Essenziale”, brano vincitore del Festival di Sanremo 2013, che rivive come una ballad black, “Non passerai” che apre al gospel, poi “Onde” in versione tribale che si fonde con “Ain’t nobody” di Felix Jaehn. C’è anche l’ultimo singolo “No stress” interpretato con sei ballerini, coreografati da Macia Del Prete, che si moltiplicano sugli schermi. “Voglio” vede Mengoni innalzato su un elevatore di 4 metri al centro del palco principale incorniciato da un ring, come in un cerchio infuocato, gli stacchi del pezzo vengono sottolineati anche dalle 8 fiammate. Tra i momenti più applauditi “Sai che”, “Hola”, “Ti ho voluto bene veramente” su un cubo che si alza oltre 5 metri dal piano del palco, portandolo quindi ancor più al centro del suo pubblico. Non manca “Come neve”, che cantò in duetto con Giorgia, in mash up con “Venere e Marte”. Tastiere e chitarre per “In Un Giorno Qualunque”. Gran finale con il trittico “Pronto a correre”, “Io Ti Aspetto” e “Buona Vita”, accompagnata da un tripudio di coriandoli e stelle filanti.

Oltre la musica anche l’importanza delle parole. Durante il concerto l’artista propone un monologo su questo tema: “Dipende da chi dice una parola e da come la dice, ma quella che a me fa più male è indifferenza. Anche razzismo. Ho pensato alla parola, al come porsi all’altro, soprattutto dopo questi due anni. Ho cercato quelle parole che vorrei togliere dal vocabolario perché sono collegate a gesti e atti. L’idea è arrivata dopo aver visto un’intervista in cui Goran Bregovic diceva che nella sua lingua la parola tolleranza non esiste. Io conto non fino a dieci ma fino aventi prima di parlare. Sui social invece c’è la tendenza a sparare proiettili verbali che arrivano alla sensibilità degli altri”. Così Mengoni ha voluto riflettere sul concetto del rapporto con l’altro e sulla necessità di mettersi sempre nei panni altrui e non giudicare: “L’esperienza dovrebbe impedirci di infliggere a qualcuno la sofferenza che abbiamo subito. Mi sa che la vita è solo tempo per provare a capirci qualcosa, io non so se sono a buon punto, ma per la prima volta non mi fa paura”.

Spenti i riflettori su Milano si replica il 22 giugno allo Stadio Olimpico di Roma con qualche ospite speciale: Giuliano Sangiorgi (duetteranno su “Solo Due Satelliti”), Gazzelle e Madame. Proprio durante il concerto milanese è stato annunciato il tour autunnale nei palazzetti al via dal 2 ottobre a Mantova, per poi toccare Milano (5 ottobre), Torino (12 ottobre), Bologna (14 ottobre), Pesaro (16 ottobre), Firenze (18 ottobre), Roma (21 ottobre) ed Eboli (27 ottobre). Nei prossimi mesi uscirà anche il secondo volume del progetto discografico “Terra”, mentre da oggi è disponibile il nuovo remix di “Ma stasera”, firmato da Benny Benassi.

Infine una curiosità: “Marco Negli Stadi” è il primo water equal tour al mondo, realizzato con WAMI (startup che si pone come obiettivo quello di trasformare anche un semplice gesto come bere, in un moto d’impatto positivo per il mondo) e supportato da Green Nation (il reparto internazionale di Live Nation dedicato alla realizzazione di azioni sostenibili per ridurre l’impatto sull’ambiente). Tra i progetti in via di realizzazione garantire 250 litri d’acqua potabile ad una famiglia nel villaggio di Kiteto, per un totale di oltre 30 milioni di litri d’acqua.

LA SCALETTA Cambia un uomo – Esseri Umani – No Stress – Voglio – Muhammad Alì – Psycho Killer – Credimi Ancora – Mi Fiderò (feat. Madame) – Solo Due Satelliti – Luce – Proteggiti da me – Parole In Circolo – L’Essenziale – Non Passerai – Onde – Sai Che – Hola – Ti Ho Voluto Bene Veramente – Duemila Volte – Come Neve/ Venere e Marte – In Un Giorno Qualunque – Guerriero – Ma Stasera – Pronto a correre – Io Ti Aspetto – Buona Vita

(Foto di Andrea Bianchera)

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