Scendono le vendite di igienizzanti e di mascherine nelle farmacie, mentre salgono quelle dei tamponi, in particolare “fai da te”, che sono aumentate di oltre il 17% in una settimana. Sono in totale 4,5 milioni gli euro spesi tra il 13 e il 19 giugno per conoscere il proprio esito sulla malattia da Covid-19. A rivelarlo, i dati elaborati da Iqvia per Ansa. Nello stesso periodo, inoltre, sono state vendute mascherine per 1,1 milioni di euro, pari al -11,2% rispetto alla settimana precedente e al -60% rispetto alla stessa settimana del 2021. Gli igienizzanti, invece, sono stati venduti per un valore pari a 96.000 euro, una cifra pari al -2,8% rispetto alla settimana precedente e al -52,3 % rispetto alla stessa settimana di un anno fa. Peccato che dalla pandemia Covid “non ne siamo affatto venuti fuori”, avverte il virologo Fabrizio Pregliasco, al contrario “siamo nel mezzo della nuova ondata, il cui picco è prevedibile a fine luglio“.
I dati mostrano che si presta meno attenzione alle protezioni. Con la fine dello stato di emergenza gli italiani si sono rilassati, ma il calo di attenzione mentre si diffonde la subvariante omicron BA.5, rischia di diventare un’arma a doppio taglio. “Omicron5 – ha affermato Pregliasco – rialza e rialzerà i casi, continueremo ad averne di gravi, seppur in modo proporzionale”. Per non esser contagiati, rileva, “non basta aver avuto il Covid e l’avere fatto tre dosi”.
Anche uno studio dell’università di Pechino, pubblicato su Nature, conferma che le persone che si sono infettate con omicron, anche se vaccinate, potrebbero essere vulnerabili alle nuove sotto varianti. Sul fatto che secondo alcuni il Covid sia ormai paragonabile ad un’influenza, Pregliasco ha dichiarato “che Omicron 5 è quattro volte forte”. Proprio per questo secondo lui le mascherine, “andrebbero indossate anche al mare durante i momenti di maggiore affollamento”. E invece dopo l’eliminazione dell’obbligo nei luoghi chiusi, le vendite di mascherine hanno subito un brusco calo.
Al contrario, invece, continua ad aumentare il numero di tamponi venduti. “Dopo un periodo di calo” infatti “stiamo vedendo un nuovo aumento di tamponi Covid effettuati in farmacia e ‘fai da te'” ha dichiarato il segretario di Federfarma, Roberto Tobia. Questi test però “non permettono di avere una reale percezione della circolazione reale del virus in questa nuova ondata determinata da omicron” ha spiegato. Sono 16.571 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, mentre ieri erano stati 30.526. Ma i test anti-Covid di autodiagnosi “stanno falsando” il quadro generale dell’andamento epidemico e “possiamo supporre che i positivi in totale siano in realtà attualmente circa un milione, considerando che l’esito positivo del test di autodiagnosi spesso non è comunicato dai cittadini. Direi cioè che ci sono almeno tanti contagi autodiagnosticati e non denunciati rispetto a quelli invece notificati”, precisa Cesare Cislaghi, presidente della Società italiana di epidemiologia. “Ogni medico – spiega – ha l’obbligo di denunciare ogni malattia infettiva di cui fa diagnosi, purtroppo quest’obbligo non ce l’ha il contagiato che se la autodiagnostica”.
Secondo l’esperto, sarebbe dunque necessaria una “maggiore regolamentazione per gli auto-test e la denuncia di malattia infettiva debba riguardare anche il malato, qualora l’abbia autodiagnosticata“. In questo contesto, avverte, il rischio è quello di una “sottostima della reale circolazione del SarsCoV2“, con un conseguente aumento dei ricoveri nelle prossime settimane e dei decessi “a partire dalla fine del mese”. Intanto, sempre secondo il bollettino del ministro della Salute, oggi le vittime sono 59, in aumento rispetto alle 18 di ieri. Il tasso di positività al 20,9%, in aumento. Sono invece 209 i pazienti in intensiva, 10 in più rispetto a ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 4.585, ovvero 187 in più di ieri.