L'idea è di Christian Plotegher, titolare di un salone a Rovereto: "Di solito prima dell’apertura o dopo la chiusura, in modo tale da evitare la confusione e farli rilassare”. Nel 2020 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per il suo impegno nel creare un ambiente inclusivo"
Una rete di parrucchieri per accogliere le persone con disabilità. Per garantire loro un ambiente sereno, confortevole, poco rumoroso, che metta al riparo da fonti di stress. Si chiama “Le forbici a cuore” ed è l’idea di Christian Plotegher, titolare di un salone per capelli a Rovereto, in provincia di Trento, per creare una rete a livello nazionale in grado di accogliere clienti con disturbo dello spettro autistico e con sensibilità e necessità particolari. “Non c’è cosa più bella di vedere un sorriso sul volto di un genitore”, racconta. Tutto è nato 3 anni fa, dopo l’incontro con Tommaso, un bambino autistico di 2 anni, arrivato nel salone insieme a sua mamma Barbara. “Da quel giorno ho deciso di inserire ‘l’ora della quiete’ – ricorda Christian al fatto.it –, un tempo tutto dedicato al taglio dei capelli per i bambini autistici”.
Christian fa l’acconciatore da quando aveva 16 anni. Tre anni fa, a 44 anni, è arrivata la decisione di mettersi in proprio e aprire un salone tutto suo. Dopo l’incontro con Tommaso, la sua attività è diventata un punto di riferimento per le famiglie con figli autistici o con disabilità. Inizialmente si era deciso di dedicare un giorno a settimana, il martedì, alle persone con disabilità. Ma con l’aumentare delle richieste oggi i tagli sono garantiti tutti i giorni, “di solito prima dell’apertura o dopo la chiusura, in modo tale da evitare la confusione e farli rilassare”.
C’è chi arriva da Milano con la sua famiglia, come Lara, 10 anni, “con cui si è instaurato un rapporto d’affetto infinito”, racconta Christian. C’è Carlo, arrivato anche lui, con la sua famiglia, da Milano. “Portare Carlo a tagliare i capelli significa mandare a rotoli tutto il weekend e anche qualcosa in più – ha scritto sua mamma in un articolo del blog dedicato proprio a Christian –. Mi sono sentita accolta, ho sentito mio figlio accolto e so che solo un genitore di un bambino autistico sa cosa questo possa significare. Vorrei più Christian nel mondo – aggiunge – più persone che non hanno paura di cambiare mentalità e modo di fare. Vorrei più persone pronte a dedicare un’ora della propria settimana agli altri perché li fa sentire felici”. C’è chi si sposta a Rovereto, fa il taglio, dorme una notte e poi torna a casa. “Quando queste persone fanno tanti chilometri per me, sento che non devo deluderli”.
Il passaggio successivo, ora, è la creazione della rete di parrucchieri solidali. “L’idea è maturata giorno dopo giorno, vedendo la risposta sempre più importante da parte delle famiglie – racconta lui –. Un mio cliente mi ha dato una mano con la parte burocratica”. Christian, che ha ricevuto nel 2020 l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per il suo impegno nel creare un ambiente inclusivo anche per ragazzi con disabilità nel suo salone”, detta tempi e modi: “Seguiremo un protocollo standard da Catania a Bolzano – spiega –. Saremo tutti geolocalizzati in modo che chi ha bisogno sa dove siamo e a seconda di dove abita potrà scegliere il salone più vicino a lui”, aggiunge.
L’associazione si intitola “Le forbici a cuore” e sarà lanciata ufficialmente nelle prossime settimane. L’obiettivo è “ampliare l’offerta al mondo della disabilità in generale, adottando maggiori attenzioni e sensibilità particolari laddove ce n’è bisogno. “Vorremmo rendere davvero normale per tutti almeno una cosa: il taglio dei capelli”, sorridono i fondatori. Come? Grazie all’ascolto, alla comprensione, alla sensibilità e professionalità. L’associazione è oggi composta da un presidente, Christian, da un vicepresidente e da 2 soci fondatori. C’è un referente per ogni zona d’Italia e hanno aderito già in 30. “Per il logo ho chiesto aiuto ai miei clienti più piccoli, volevo un’idea semplice disegnata a mano da un ragazzino che frequenta il salone”, sorride Christian. Le prime chiamate stanno arrivando da tutta Italia, in media ne arrivano 4 a settimana, e i piccoli clienti si spostano dalle città vicine: da Trieste, Lugano, Gorizia, Torino. I membri della nuova associazione si riconosceranno per un adesivo del logo esposto in vetrina: sono previsti, inoltre, corsi di formazione per gli acconciatori che vorranno aderire. “Un messaggio che vorrei trasmettere alla mia categoria? È bellissimo avere il pienone nel salone e fare tagli alla moda – conclude Christian –. Se accogliamo anche le persone con disabilità il mondo diventa un posto migliore”. Niente rasoio elettrico, luci basse e radio spenta: il resto – sorride – “lo facciamo noi, coccolando i nostri ragazzi”.
La foto in evidenza è di Michele Lotti