Il pilota tedesco, che domenica scorsa ha sostituito Marc Marquez, è arrivato ultimo al Gran Premio di Germania. Il suo è un atto d'accusa nei confronti della Honda, colpevole di non aver messo a punto una carenatura adatta a temperature elevate - oltre i 35°C - "che permetta ai piloti di sopravvivere a questo caldo"
“Dopo due giri non potevo tirare il freno perché avevo le dita bruciate. In queste condizioni meteorologiche la moto è inguidabile“. A parlare è Stefan Bradl, pilota tedesco della Honda, che domenica scorsa ha sostituito Marc Marquez al circuito di Sachsenring in Germania. La sua è stata una gara sofferta, alla fine della quale ha tagliato il traguardo per ultimo, 21 secondi dopo il penultimo: Quartararo, primo classificato, è arrivato 52 secondi prima. Le dichiarazioni rilasciate a Speedweek sono un atto d’accusa nei confronti della Casa giapponese, colpevole di non aver messo a punto una carenatura adatta a temperature elevate – oltre i 35°C – “che permetta ai piloti di sopravvivere a quresto caldo”.
“Ci si sente stupidi quando nel Gran Premio di casa si fa la figura dell’ultimo scemo“, si lamenta Bradl, che sperava di ottenere un risultato migliore davanti ai suoi tifosi. “Dopo aver seguito gli altri nelle prime curve – prosegue – non riuscivo a frenare perché la mia mano destra, quella che adopera la leva del freno, è diventata troppo calda e non potevo controllare la moto”. Rendendosi conto del problema, Bradl ha adottato un rimedio estremo: “Dopo un paio di giri ho dovuto rallentare per far prendere un po’ d’aria fresca alla moto e al mio corpo”. Una strategia efficace che ha scongiurato ustioni gravi, ma controproducente ai fini della vittoria finale. “Ho semplicemente provato a terminare la gara, ero fisicamente oltre il limite e ho anche rimediato una bruciatura al mio piede destro a causa del troppo caldo. Non è accettabile questa situazione, dobbiamo migliorarla”. Bradl non è l’unico ad aver gareggiato in condizioni proibitive e ad averne patito gli effetti. Il compagno spagnolo Pol Espargarò si è dovuto ritirare per i dolori alle costole e per il caldo. Ma quella della Honda è stata una vera e propria débâcle, con tutti e quattro i piloti ai piedi della classifica.