Il 23 giugno sarà invece il giorno della seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo: è la più temuta dai candidati. Mascherine solo raccomandate e possibilità di assistere alle prove orali, a patto di consentire il distanziamento fra persone
In tutto 13.703 commissioni d’esame, 27.319 classi coinvolte e oltre 500mila studenti: oggi al via la maturità che torna all’era pre-covid con mascherine solo raccomandate. Le commissioni sono presiedute da un presidente esterno all’istituzione scolastica e composte da commissari interni. La sessione d’esame inizia alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, predisposta su base nazionale. Sarà possibile svolgerla in sei ore, usando il vocabolario di Italiano. Secondo i primi dati resi noti dal ministero dell’Istruzione, ha ottenuto l’ammissione il 96,2% delle candidate e dei candidati. I migliori sono gli studenti veneti, con il 97,2% degli ammessi. È andata peggio di tutti invece ai ragazzi sardi: solo il 91,7% è stato ammesso alle prove che inizieranno domani.
LE PROVE – Dopo il tema, uguale per tutti gli istituti, il 23 giugno sarà il giorno della seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo. Riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest’anno sarà predisposta dalle singole scuole, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno, anche in considerazione dell’emergenza pandemica. I docenti titolari delle materie scelte dal ministero erano chiamati a preparare tre tracce entro il 22 giugno, sulla base di informazioni contenute nei documenti del 15 maggio di tutte le classi coinvolte. Si deciderà quale traccia far svolgere agli studenti tramite sorteggio, che avverrà il giorno stesso della seconda prova. La durata di quest’ultima è variabile in base all’indirizzo. Questa la ripartizione dei candidati 522.873 candidati interni (cui vanno sommati oltre 16mila esterni), suddivisi per tipologia di formazione: 262.327 nei licei, 167.718 negli istituti tecnici, 92.828 dagli istituti professionali.
COVID – L’esame di maturità 2022 vede cadere l’obbligo di indossare la mascherina: viene solamente raccomandata, in particolare quando non viene garantito il distanziamento interpersonale. Durante lo svolgimento della prova orale – che di regola sarà senza la mascherina per consentire una migliore comunicazione tra candidato e commissione – sarà consentita la presenza di uditori in un numero che permetta “una distanza interpersonale di almeno un metro”. Il rispetto di tale distanza rimane consigliato, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano, e resta fermo il divieto di accedere nei locali scolastici se positivi al Covid-19 o se si presenta una sintomatologia respiratoria e temperatura corporea superiore a 37,5°. Le misure sono state indicate dal capo dipartimento per le risorse umane e finanziarie del ministero dell’Istruzione, Jacopo Greco, e diffuse alle scuole per lo svolgimento degli Esami di Stato dopo le decisioni prese in Consiglio dei Ministri e l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. Per quanto riguarda le misure di igienizzazione dei locali e di pulizia, saranno messi a disposizione prodotti igienizzanti in più punti dell’edificio scolastico e, in particolare, all’ingresso dei locali dove si svolgeranno le prove d’esame. In alcuni casi, specificati dalle relative ordinanze, è consentito, infine, lo svolgimento della prova orale e l’attività dei lavori della commissione e delle sottocommissioni anche a distanza, in videoconferenza: è previsto che per il solo colloquio, infatti, ci sia la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, condizione che andrà , comunque, documentata. L’ordinanza del ministro spiega infatti che le prove scritte debbano obbligatoriamente svolgersi in presenza mentre quelle orali possono essere in videoconferenza. Per chi è ammalato la prima prova scritta suppletiva si svolge mercoledì 6 luglio dalle ore 8.30; la seconda prova scritta suppletiva si svolge giovedì 7 luglio, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali si svolge in più giorni. Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, a eccezione del sabato: in questo caso continuano il lunedì successivo.
SONDAGGI – Skuola.net ha interrogato circa 1500 maturandi: ecco cosa emerge dai dati che hanno raccolto per la Polizia di Stato. Oltre 1 studente su 4 prevede di tirare tardi la notte che precede la maturità per cercare aggiornamenti e indiscrezioni sulle tracce d’esame. Quasi 1 maturando su 10 – più precisamente l’8% – è convinto che le tracce dello scritto di Italiano, oggetto della prima prova, possano essere trovate per intero ancora prima dell’inizio della prova. A questo 8% va aggiunto un altro quarto (26%) che pensa di trovare in anticipo quantomeno gli argomenti su cui verteranno le prove. E 1 studente su 5 proprio in queste ore si sta attrezzando per copiare in caso di difficoltà. Tra loro, oltre il 60% lo sta facendo in prevalenza per sentirsi tranquillo, mentre tutti gli altri sono certi che dovranno effettivamente far ricorso ad appunti, foglietti e simili. La prova più temuta è la seconda, lo scritto sulla materia caratterizzante l’indirizzo di studi: spaventa 3 maturandi su 4.
BOCCIATURA? – Alla Maturità si può essere bocciati, ma è molto raro che succeda. Appena un anno fa, gli studenti bocciati in sede d’esame sono stati appena lo 0,2%. E non è dipeso dal fatto che mancavano le prove scritte a causa della pandemia. Negli anni precedenti, ricostruisce sempre Skuola.net, i bocciati erano stati lo 0,3% degli ammessi nel 2019, lo 0,4% del 2018 e lo 0,5% del 2017. Non è sempre stato così: una quindicina di anni fa i numeri erano più o meno quadruplicati: in occasione della Maturità 2007, ad esempio, i bocciati furono il 2,1% del totale degli ammessi. Tra l’altro, proprio in quegli anni, l’esame venne modificato introducendo la possibilità di non essere ammessi alla Maturità quando invece la riforma Berlinguer, entrata in vigore nel 1999, non prevedeva alcun tipo di sbarramento.