“Quello che chiediamo noi è rivedere l’impegno dell’Italia nella Nato e della stessa Nato e ci fa piacere che anche Trump venga su questa linea”. Così in un video del 2017, Luigi Di Maio, che ieri ha lasciato il Movimento 5 stelle fondando un nuovo gruppo chiamato Insieme per il futuro, usando come “casus belli” il dissenso dalla linea di Giuseppe Conte in politica estera, considerata troppo poco atlantista.

Per Di Maio, all’epoca al primo mandato come deputato pentastellato, bisognava “andare oltre la Nato, non uscire dalla Nato” perché “in questo momento siamo dei pazzi a portare le nostre truppe al confine con la Russia”. “La Nato in questo momento sta portando truppe al confine con la Russia quando noi crediamo che in un’ottica di lotta al terrorismo e di pace tra potenze militari, non sia assolutamente indicato, ma da folli”, diceva allora l’attuale ministro degli Esteri.

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Conte: “M5s nel governo? Restiamo finché possiamo tutelare i cittadini”. E a Di Maio: “Non si permetta di minare il nostro onore, gli ricordo i gilet gialli”

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