Il colosso statunitense aveva già sospeso la sua attività a marzo, oltre a rifiutare gli ordini da parte di clienti russi. Non è il primo marchio a lasciare quella fetta di mercato
La Nike non sarà più presente nel mercato russo. A deciderlo è stato il colosso dello sportswear statunitense. Già a marzo l’azienda aveva sospeso la sua attività e oggi ha deciso di non riaprire i suoi negozi, lasciando definitivamente il mercato di Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Nike ha preso la decisione di lasciare il mercato russo. La nostra priorità è assicurarci di supportare pienamente i nostri dipendenti mentre riduciamo responsabilmente le nostre operazioni nei prossimi mesi”, ha affermato l’azienda in una nota.
Oltre alla chiusura dei negozi russi la Nike aveva già smesso di accettare ordini online da parte dei clienti russi anche per la difficoltà di elaborare i pagamenti a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente.
Non è il primo colosso a lasciare la Russia. A maggio, per esempio, era stato Starbucks a dire addio, dopo 15 anni, a quella fetta di mercato, dopo aver già sospeso le attività in 130 locali, tutti con formula franchise. Un’azione in linea con altri grandi marchi della ristorazione, fra cui McDonlad’s, la cui apertura a Mosca nel 1991 è considerata fra i simboli che anticipano la caduta dell’Unione sovietica.