L'attrice sarà madrina della rassegna Cinema Ritrovato a Bologna che apre con un nuovo restauro de Il Conformista
Sarà a Bologna per aprire Cinema Ritrovato il 25 giugno e la rassegna aprirà con un nuovo restauro de “Il conformista“, capolavoro di Bernardo Bertolucci: “Sarà commovente ricordarlo con uno dei film che lui amava di più. Jean Louis, schivo e riservato, non vorrebbe altro omaggio”. Così Stefania Sandrelli su Jean Louis Trintignant, scomparso lo scorso 17 giugno e con le protagonista della pellicola. E gli aneddoti sono ricchi di affetto: “In quella balera gioiosa Marcello, il suo personaggio, doveva sembrare un pesce fuor d’acqua, rigido e lontano. Per carattere e perché quella che avrebbe voluto stringere nella danza non ero io, Giulia, la moglie giovane e un po’ oca, ma la torbida Anna di Dominique Sanda. Che però era molto più interessata a me che a lui”. A rivederlo ora “Il conformista” le sembra “fresco come mezzo secolo fa, uno dei film più belli di sempre. Bernardo mette il dito nella piaga, in quel conformismo vile che è alla radice del fascismo. L’uomo normale che Marcello vorrebbe tanto essere, il “vero cittadino, il vero patriota”, è il vero fascista”. Cosa ricorda del periodo delle riprese? Nell’intervista al Corriere racconta: “Il gran freddo di Parigi, io e Dominique con le calze di seta, i piedi gelati da immergere in acqua calda tra una pausa e l’altra, trangugiando litri di tè corretto. E la scena al ristorante cinese con le bacchette che mi cadevano di continuo. A Bernardo piacque, è finita nel film. E poi tutti a cena, a tirar mattino parlando di cinema e vita”.