Si comincia sabato 13 agosto, con i campioni del Milan in casa contro l’Udinese, l’Inter sul campo della neopromossa Lecce, la Juventus col Sassuolo. Una partenza soft, e poi subito giù a tavoletta: Atalanta-Milan alla seconda, Juve-Roma alla terza con in contemporanea Lazio-Inter e Fiorentina-Napoli. Quindi eccoci all’incontro più atteso: quinta giornata, Milan-Inter, domenica 4 settembre (salvo eventuale anticipo), la rivincita dell’ultimo scudetto, il primo derby della prossima stagione. Una lunga tirata in apnea fino al Mondiale, e poi lo sprint addirittura a giugno, con la novità di tanti scontri diretti nel finale che sono mancati la scorsa stagione, e un Juve-Milan alla penultima giornata che fa già venire i brividi. Eccolo, il calendario della Serie A 2022/2023.

I criteri – La solita frase fatta “una vale l’altra, tanto prima o poi bisogna incontrarle tutte”, non regge più. L’ultimo campionato ha già dimostrato quanto può contare il calendario. La formula “asimmetrica” introdotta per la prima volta della Lega Calcio è stata il “giocatore” più decisivo dello scorso anno, con quel girone della morte per l’Inter, incastrato tra febbraio e marzo, che ha avuto un ruolo centrale nel crollo dei nerazzurri e nella rimonta del Milan. La novità non è piaciuta a molti, soprattutto ai tifosi interisti a dire il vero, ma è confermatissima. Però la Lega in qualche modo sembra aver imparato un po’ la lezione, perché quest’anno sono stati inseriti tutta una serie di correttivi: niente big match (o derby) nei turni infrasettimanali, soprattutto niente scontri diretti fra le squadre impegnate in Europa nelle giornate comprese fra due turni di coppa consecutivi. E in effetti, almeno apparentemente, non sembrano esserci troppi snodi troppo impegnativi per le varie squadre: i calendari sembrano tutti abbastanza equilibrati, anche se andrà capito l’incrocio con i turni di coppa, che rappresentano un’ulteriore incognita.

La pausa Mondiale – Più del calendario asimmetrico, però, la grande novità della stagione 2022/2023 sarà l’evento calcistico più importante dell’anno: Qatar 2022, il primo Mondiale della storia in inverno, un unicum senza precedenti che condizionerà campionati e coppe in maniera imprevedibile. La Serie A (come gli altri tornei nazionali) si fermerà per quasi un mese e mezzo: dal 14 novembre fino al 4 gennaio, e questo cambierà tutto nel calendario, che prevede anche quattro turni infrasettimanali (31 agosto, 9 novembre, 4 gennaio e 3 maggio) e altre due soste per le nazionali (25 settembre e 26 marzo).

I big match – Nasce così la partenza anticipata, già prima di Ferragosto, ma soprattutto l’incredibile tour de force che attende i club: prima della sosta mondiale si giocheranno addirittura 15 turni di Serie A, praticamente metà stagione, più l’intera fase delle coppe europee, per un totale di 21 partite in appena tre mesi. Qualche data da cerchiare in rosso: Juve-Roma il 28 agosto, Milan-Inter il 4 settembre e Milan-Napoli il 18, Inter-Roma il 2 ottobre e Milan-Juve la settimana successiva, quindi ecco Juve-Inter il 6 novembre. A parte poche eccezioni, tutti i big match d’andata si saranno già disputati prima della partenza per il Qatar. E per allora si saprà anche chi si sarà qualificato o meno per gli ottavi di Champions. Insomma, mai come quest’anno il campionato si vincerà, o almeno si perderà, all’inizio e non alla fine: a metà novembre il destino di tante squadre potrebbe già essere indirizzato.

Il girone di ritorno – Poi a gennaio inizierà un nuovo campionato, che però non sarà meno segnato da quanto successo in Qatar: gli infortuni, lo stato fisico e psicologico dei reduci dal Mondiale influenzerà inevitabilmente la ripresa del torneo. Parliamo praticamente di tutti i campioni, interi reparti d’attacco dei top club, con la sola eccezione degli italiani: anche questo potrebbe essere un fattore. Quindi occhio al finale. Contrariamente a quanto successo l’anno scorso, stavolta lo sprint più duro spetterà all’Inter, che affronterà nelle ultime cinque in ordine Roma, Sassuolo, Napoli, Atalanta e Torino. La storia recente insegna che non necessariamente è uno svantaggio. Ma comunque rispetto allo scorso anno saranno diversi gli scontri diretti nelle ultime giornate, su tutti Juve-Milan alla penultima. Chissà se sarà decisiva per lo scudetto, o se i giochi saranno già fatti molto prima.

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