Gretta Vedler sapeva di essere in pericolo. È quanto emerge da un ‘video testamento’ – pubblicato anche dal Daily Mail -, in cui la modella russa denuncia di essere stata minacciata di morte. “Vengo dalla stanza 708. Ho urlato più volte, ma nessuno è venuto in mio soccorso. Ricordo il suo nome”, dice nella clip Gretta al personale dell’hotel, mentre di nascosto sta riprendendo tutto con il telefonino. E il nome che ripete è quello di Dmitry Korovin. Lui, il suo ex fidanzato, infatti poi confesserà di averla uccisa a seguito di una lite. Gli investigatori hanno rivelato inoltre che Korovin ha dormito in una stanza d’albergo per tre notti con il cadavere dell’ex fidanzata nella valigia. Per far credere che fosse ancora viva, inoltre, continuava a pubblicare post sui social della modella.
La testata britannica ha anche raccontato che la clip è stata inviata ad un amico di lei (di cui non si conosce il nome), che ha così commentato la vicenda: “Ho incontrato Korovin diverse volte e non mi piaceva per niente. Per prima cosa mi era sembrato imprevedibile, pericoloso e privo di principi. E poi lui si era approfittato di lei, del fatto che avesse fatto tanti soldi”. Soldi che pare le chiedesse di continuo, anche a seguito della dipendenza dalla droga. Un investigatore ha affermato che l’assassino, che dovrebbe sottoporsi a una valutazione psichiatrica forense, gli ha detto: “Non potevo seppellirla da qualche parte nel bosco, come una specie di cane. Non potevo farle questo”. Queste le parole di Dmitry Korovin che, durante l’interrogatorio, ha ammesso pienamente la sua colpevolezza, spiegando di averla strangolata a causa di un conflitto nato a causa di discussioni finanziarie e domestiche. La ragazza era scomparsa più di un anno fa. Il suo corpo, senza vita, è stato ritrovato invece il 15 marzo scorso.
